Lucio Vanotti, il giovane designer scelto da Giorgio Armani per sfilare nel quartier generale della sua maison di via Bergognone in occasione di Milano Moda Uomo, ha presentato una collezione dal rigore militare. Vanotti sottrae il superfluo e sceglie la semplicità funzionale: l'uniforme è un'idea di abito pratico e modulare e vuole essere, nelle intenzioni del giovane stilista, quasi un atto di ribellione, seppur leggera, all'urgenza di mostrarsi. Le linee hanno una purezza cruda, accentuata dalle righe orizzontali che percorrono giacche maglie pantaloni e camice come segni sul 'beton brut'.
La silhouette si allunga e insieme si accorcia per piani sfalsati. I capi sono ridotti all'essenza: suit sartoriali svuotati e alleggeriti, tracksuit gessati, completi pigiama e cappotti vestaglia. Le coperte militari diventano tuniche, i cappotti hanno volumi scivolati. I disegni nordici mutano in motivi trapuntati sui top. Boots con suole da sleeper sottolineano l'intimismo marziale della collezione. Asciutti i materiali: panno di lana, spigati, velluto 100 righe, cotoni garzati. Marziale anche la palette con toni di bianco, nero navy con tocchi di salvia, kaki ed écru.