
Il brand disegnato da Gabriele Colangelo festeggia 10 anni dall'apertura del primo flagship in via Montenapoleone con una collezione delicata e sensuale
Sono passati dieci anni dall’apertura del flagship Giada di via Montenapoleone a Milano. Quel momento, scolpito nella pietra in forma architettonica, ha dato il via a un percorso di eleganza duratura che da allora è in continua evoluzione. L’anniversario è un’occasione per celebrare i codici, le sigle e i segni che identificano l’ethos del brand: uno studio meticoloso delle forme, il senso riduzionista del colore che esalta la scelta di materiali preziosi, un’interpretazione astratta della decorazione.
Lo spirito Giada, visto attraverso gli occhi del direttore creativo, Gabriele Colangelo, continua a promuovere un’idea di femminilità morbida ma forte attraverso una purezza di stile pervasiva. Per la primavera/estate 2024, Colangelo affina e razionalizza ulteriormente il lessico, sposando delicatezza e sensualità, precisione e seduzione, lasciando che a parlare sia il dialogo tra forma e texture, l’esattezza dei tagli.
In passerella la silhouette è decisa, la vita segnata, mentre i fianchi sono arrotondati e le spalle larghe e marcate. La linea a clessidra diventa campo per sovrapposizioni, sfumature di colore, ricami a nastro che animano le superfici in ondulazioni e movimenti tattili. Giacche e gonne hanno forme couture, mentre le gonne a doppio strato creano giochi di ombre sulle gambe. La pelle occhieggia, con grazia: aperture sulla schiena, fenditure sotto il seno. Effetti ombré donano profondità e sfumature a gonne e abiti in pelle. Bustini di nappa, gilet, top in nastro completano il discorso seducente.
Gli accessori completano i look, rigorosamente femminili: dai gioielli in ceramica dorata alle borse e i sandali, che sfoggiano cinturini torchon che si avvolgono sensualmente intorno alla caviglia. Si afferma, morbido, il potere della seduzione.