di Federica Mochi
Dodici diverse installazioni, dodici diversi concept, dodici diverse anime per dare voce al messaggio di Moncler Genius: One House, Different Voices. Alla sua terza edizione, Moncler Genius continua a evolvere in un’experience sperimentale, in un progetto sbalorditivo e monumentale che porta le emozioni in primo prima e che aprirà le sue porte al pubblico di Milano il 23 febbraio prossimo.
Per questo nuovo capitolo l’hub creativo di Moncler Genius si è arricchito con l’ingresso di Jw Anderson, designer nordirlandese che offre un’interpretazione del brand moderna intrecciando mascolinità e femminilità e che va ad unirsi a Sergio Zambon e Veronica Leoni per 2 Moncler 1952, Sandro Mandrino per 3 Moncler Grenoble, Simone Rocha, Craig Green, Matthew Williams di 1017 ALYX 9SM, Fragment Hiroshi Fujiwara, Richard Quinn e Poldo Dog Couture. "Sono affascinato dalla tecnicità e dall’essenzialità dei capi Moncler - spiega Anderson, che ha rivisto i capi più iconici del suo brand, riproponendo come decorazioni pois e borchie a punta in nylon.- Un piumino deve assolvere una funzione ben precisa ed è un aspetto che ho sempre tenuto a mente disegnando questa collezione, reinterpretandolo attraverso il mio gusto per l’astrazione pura".
Moncler ha sviluppato inoltre un progetto con l’iconico brand di valigie Rimowa, ‘Reflection’, che racconta un nuovo concetto di viaggio e ha presentato la mate.bike, una bici elettrica pensata per i terreni estremi di montagna e adatta anche per raggiungere le cime innevate. Il marchio di Remo Ruffini non lesina sorprese e sempre a Milano ha presentato un nuovo progetto, indipendente da Genius, con il designer statunitense Rick Owens. Un bus cuatomozzato, con il quale lo stilista ha girato gli Stati Uniti con la moglie Michèle Lamy, e che sarà in vendita assieme ai capi realizzati dal designer.
