Il Brasile prova a stoppare i tifosi violenti. In vista dei Mondiali, al via tra circa un mese e mezzo, il governo ha attivato procedure di collaborazione a livello internazionale per raccogliere informazioni sull'arrivo di potenziali hooligans. In particolare, in queste ultime settimane ferve l'attività nella Segreteria Straordinaria per la Sicurezza dei Grandi Eventi (Sesge), ufficio dipendente dal ministero della Giustizia.
La cooperazione con le forze dell'ordine di altri Paesi dovrebbe fornire informazioni e documentazione su soggetti che, nei Paesi di origine, non possono assistere a eventi sportivi. I dati verrebbero quindi affidati alla Polizia federale brasiliana, addetta al controllo alle frontiere.
''La nostra legislazione stabilisce requisiti chiari per l'ingresso nel Paese. La Polizia federale deve effettuare le verifiche necessarie e può impedire che un determinato soggetto entri nel Paese'', fa notare Andrei Passos Rodrigues, segretario della Sesge. Le autorità, inoltre, sono in stretto contatto con la Fifa e stanno incrociando le informazioni con i dati relativi ai possessori dei biglietti già venduti. Attenzione speciale verrà dedicata ai supporters in arrivo dall'Argentina e soprattutto alle 'barras bravas', le frange più calde della tifoseria.