A meno di una settimana dal fischio d’inizio la squadra non convince e alcuni grandi ex accusano il ct di avere dimenticato il concetto di calcio totale da tempo associato agli ‘oranje’
Il gioco dell’Olanda, targata Louis van Gaal, non convince e alcuni grandi ex accusano il ct di avere dimenticato il concetto di calcio totale da tempo associato agli ‘oranje’. La vittoria per 2-0 contro il Galles in amichevole non è bastata e a una settimana dall’inizio dei Mondiali in Olanda cresce la preoccupazione. Dalla parte degli scettici si schierano, fra gli altri, anche due stelle olandesi del passato come Arie Haan e Ronald Koeman. “Con una prestazione del genere la Spagna ci punirebbe”, ha affermato Koeman, attuale allenatore del Feyenoord, riferendosi alla sfida d’esordio nella rassegna iridata contro le ‘furie rosse’ in programma il 13 giugno. Il tridente schierato contro il Galles, formato da Arjen Robben, Robin Van Persie e Wesley Sneijder, non ha salvato Van Gaal dall’accusa di ‘tradimento’ del calcio totale. “E’ un peccato mortale buttarlo dalla finestra dopo 40 anni”, ha evidenziato Haan, due volte finalista con l’Olanda ai Mondiali del 1974 e 1978. Critiche a cui Van Gaal ha risposto con un’alzata di spalle: “Mi hanno ingaggiato per vincere partite”, ha sottolineato il ct. “Ad ogni modo abbiamo ancora qualche giorno prima della partita con la Spagna. E’ a quella gara che dobbiamo arrivare preparati”, ha aggiunto il tecnico.
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