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Mondo di mezzo, Buzzi: "Sentenza sorpresa in negativo, mi aspettavo 8-10 anni"

10 marzo 2021 | 12.31
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"Su 47 arrestati 18 assolti, quasi 40%. Azione civile contro Raggi, sindaca grazie a me e Pignatone"

(Fotogramma)
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"La sentenza di ieri è stata una sorpresa in negativo perché mi aspettavo una condanna oscillante fra un minimo di 8 anni e un massimo di 10”. Lo afferma Salvatore Buzzi commentando la sentenza di Appello bis che ieri lo ha condannato a 12 anni e 10 mesi nel processo su 'Mondo di mezzo'. “La cosa sorprendente - aggiunge - è che solo per me, e non per tutti i coimputati che avevano lo stesso capo di imputazione, è stato ritenuto reato più grave l’associazione semplice e non la corruzione e questa è una evidente disparità di trattamento e anche una riforma in pejus della sentenza rispetto al precedente appello che apre ampi spazi giuridici per un nuovo ricorso in Cassazione”.

“Aspetteremo di leggere le motivazioni per poter inoltrare il nuovo ricorso - continua Buzzi - Di questa sentenza è anche sorprendente l’assoluzione di tutti gli imputati per la gara Cup della Regione Lazio sebbene in ben 5 abbiamo implicitamente, con i concordati, o esplicitamente, io, ammesso di aver fatto una turbativa d’asta: per trattare compiutamente questi aspetti a breve uscirà un mio secondo libro dove racconterò per filo e per segno quel che è accaduto”.

“Mi meraviglio per la presenza della Raggi in aula segno che non ha cose più importanti da fare - afferma ancora Buzzi - Del resto deve ringraziare me e Pignatone se è diventata Sindaca della città. Oggi stesso mi recherò dal mio avvocato per iniziare una azione civile contro la Raggi che ancora ieri sera parlava di Mafia Capitale sebbene ci sia stata una Sentenza della Cassazione che il 22 ottobre del 2019 ha cassato tale ipotesi di reato. Una ultima considerazione – conclude - degli iniziali 47 arrestati ben 18 sono stati assolti nei vari gradi di giudizio , una percentuale pari a quasi il 40% , tutti i 21 arrestati per mafia assolti mentre i pm responsabili di tale disastro tutti promossi sebbene presenti a vario titolo nella chat di Palamara”.

“Le sentenze si rispettano sempre. I fatti riconosciuti sono comunque molto gravi” ha detto all’Adnkronos Luca Tescaroli, uno dei pm dell’inchiesta e ora procuratore aggiunto a Firenze, dopo la sentenza di Appello bis.

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