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Mondo Rai /Appuntamenti e novità

21 gennaio 2021 | 21.49
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(Fotogramma)
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Dalla Liguria al Nepal, dall’Inghilterra all’Iran. Queste le tappe del viaggio di Alberto Angela nell’appuntamento con “Passaggio a nord ovest”, in onda domani, alle 11.25 su Rai1. Ad Altàre, in provincia di Savona, esiste una lunga tradizione della lavorazione del vetro, risalente al Medio Evo. Dal 2004, la bellissima Villa Rosa, un edificio in stile liberty dei primi del ‘900, ospita il Museo dell’Arte Vetraria. Si tratta di un Museo molto particolare che, oltre a custodire preziosi oggetti e opere d’arte in vetro, organizza ogni anno la festa del Vetro, dove è possibile assistere dal vivo alle lavorazioni dei maestri vetrai, secondo l’antica tecnica del “soffio”. Dalla Liguria ad Hastings, in Inghilterra, dove nell’ottobre del 1066 Guglielmo I duca di Normandia e Aroldo II, re d’Inghilterra, si scontrano per il possesso della corona inglese. La morte di Aroldo cambia definitivamente le sorti della battaglia e Guglielmo, detto il Conquistatore, diventerà re d’Inghilterra. La vittoria normanna cambierà per sempre il volto e il destino dell’Isola Britannica. Obiettivo, inoltre, sulla regione del Mustang che si estende a circa 80 chilometri a nord-est del Nepal. Ogni anno, gli abitanti di questo regno circondato da montagne prendono i loro cavalli e migrano a sud per sfuggire ai rigori dell'inverno. Questa migrazione drammatica e ancestrale porta il pubblico attraverso splendide vallate e villaggi del Nepal, sullo sfondo delle maestose cime dell'Himalaya. In sommario, infine, il bazar di Teheran, il più grande del mondo. Non è solo un’enorme esposizione di merci o una concentrazione di negozi o banche; al suo interno sono ospitati anche luoghi sacri come moschee, santuari nascosti e tombe. Il bazar è cresciuto con la città, ha subito ampliamenti, ricostruzioni e trasformazioni. Alcune parti sono ancora in argilla e risalgono al diciottesimo secolo.

Domani su Rai1 alle 20.35 nuovo appuntamento con “Affari Tuoi (Viva gli Sposi!)”, il varietà condotto da Carlo Conti. Dagli studi televisivi ‘Fabrizio Frizzi’ di Roma nella quinta puntata una nuova Coppia si metterà in ‘gioco’ con l’obiettivo di conquistare, in vista delle oramai prossime nozze, un ‘sostanzioso’ regalo con cui iniziare alla grande il matrimonio. Ma potrebbe anche accontentarsi delle offerte del ‘Dottore’, che proprio una settimana fa, in un singolare impeto di generosità (caso strano per il misterioso personaggio), ha offerto ai partecipanti Noemi e Simone 50mila euro per rinunciare al proprio pacco che conteneva "solo" 5.000 euro. Offerta accettata e un bel regalo per i futuri Sposi. Oltre ai fidanzati e al loro pacco, assegnato in onda con l'estrazione iniziale, grandi protagonisti saranno i 10 testimoni, ospiti del programma, che su indicazione dei promessi sposi apriranno via via i 20 pacchi contenenti i vari premi che potrebbero anche riservare regali simbolici, come una bomboniera o… un gettone del telefono. I vip saranno parte integrante dello spettacolo e interagiranno con la Coppia, regalando anche divertenti momenti di intrattenimento. In veste di ‘dame’ ci saranno Serena Autieri, Rossella Brescia, Tosca D'Aquino, Andrea Delogu e Madalina Ghenea. I ‘cavalieri’ invece saranno Gabriele Cirilli, Nino Frassica, Sergio Friscia, Massimo Lopez e Ubaldo Pantani. La tensione salirà alle stelle quando entrerà in gioco il ‘Dottore’ con le sue diaboliche offerte, contro-offerte e "cambi", da accettare o meno: sarà di umore generoso come la scorsa settimana o tornerà perfido come di consueto? Altro momento molto atteso sarà quello legato al Pacco ‘Feeling’; si tratta di una serie di domande sulla storia personale dei fidanzati, i loro gusti e le loro abitudini: se i due ‘promessi’ risponderanno nello stesso modo ai quesiti posti, mostrandosi davvero affiatati, avranno la possibilità di aggiudicarsi fino a 10.000 euro, che si aggiungeranno alla eventuale vincita finale.

In occasione del centesimo anniversario del Congresso del Partito Socialista di Livorno, durante il quale la minoranza comunista fondò il Pci, arriva in prima serata su Rai3 alle 21.45, domani, il film documentario di Ezio Mauro “La dannazione della sinistra - Cronache di una scissione”, il racconto di uno dei momenti decisivi nella storia del Paese e della sinistra italiana e le sue conseguenze nella politica e nella società contemporanea. Il 21 gennaio 1921 a Livorno accade un evento epocale: durante il Congresso che si tiene nel teatro Goldoni, il Partito Socialista Italiano si divide e perde la sua componente comunista. Gli scissionisti decidono di muoversi verso un altro teatro della città, il San Marco, per fondare il Partito Comunista Italiano. A cento anni da quella storica scissione, Ezio Mauro (che sulla vicenda ha appena pubblicato un libro) compie un viaggio per l’Italia raccontando il male atavico della sinistra, una dannazione che si sprigiona in quell’anno e che ancora oggi fa sentire i suoi effetti sulla politica italiana: l’impossibilità per la sinistra, mentre promuove la solidarietà e la fraternità come suoi ideali programmatici, di rimanere unita al proprio interno, generando un paradosso oggi ancora attuale. La narrazione si snoda attraverso le interviste di Ezio Mauro a testimoni illustri che hanno caratterizzato la storia della sinistra fino al 1991, l’anno in cui il Pci cambia nome. Tra le voci chiamate a ripercorrere la storia della scissione socialista, assieme alle vicende e le contraddizioni del più grande partito comunista dell’Europa occidentale, Achille Occhetto, Massimo D’Alema, Fausto Bertinotti, Luciana Castellina, Nichi Vendola, Claudio Martelli, Pier Luigi Bersani, Ugo Intini, Ugo Sposetti, ed ancora, nella sua ultima intervista Emanuele Macaluso, il regista Paolo Virzì, Raffaella Giordani (nipote di Giulio Giordani, consigliere bolognese ucciso nella Strage di Palazzo D’Accursio del 21 novembre 1920), la cantautrice e ricercatrice etnomusicale Giovanna Marini, lo storico della sinistra David Bidussa, lo studioso livornese Mario Tredici. Il racconto si arricchisce di immagini e filmati d’epoca, tra cui il prezioso documentario originale del 1921 “Uomini e voci del Congresso Socialista di Livorno” recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna, e visite ai luoghi simbolo delle vicende, dal teatro Goldoni di Livorno alla storica sede del PCI in via delle Botteghe Oscure a Roma, dal Cinema Sivori di Genova a Palazzo D’Accursio a Bologna, fino alle Officine Grandi Riparazioni di Torino, ed ancora importanti istituzioni come la Fondazione Nevol Querci, la Fondazione Gramsci onlus di Roma e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano. "La dannazione della sinistra – Cronache di una scissione” è un film documentario di Ezio Mauro prodotto da Simona Ercolani per Stand by Me. Regia di Cristian di Mattia.

su Rai Movie 'Nelle tue mani', una storia di integrazione e riscatto

Diretto dal regista francese Ludovic Bernard e interpretato da Lambert Wilson, Kristin Scott Thomas e Jules Benchetrit, il film "Nelle tue mani" una storia di integrazione e riscatto, è proposto domani alle 21.10 su Rai Movie (canale 24 del digitale terrestre). Il giovane Mathieu vive nella banlieue parigina ed è il primo di tre fratelli. Nonostante la madre, da sola, si sforzi di portare avanti la famiglia, il giovane commette dei piccoli furti per vivere. La passione del ragazzo, in realtà, è la musica classica e suonare il pianoforte. Del suo straordinario talento si accorge casualmente Pierre Geithner, il direttore del conservatorio parigino, che ascolta Mathieu suonare il piano in una stazione cittadina. Comincia un’altra storia e un’altra vita.

Una riflessione sulle macerie del '900 e sul ritorno di nuovi fascismi o nazismi: è quella che, tra le occasioni di riflessione sulla Giornata della Memoria, Roberto Andò propone di “Piazza degli Eroi" di Thomas Bernhard allestito per la prima volta in Italia al Teatro Mercadante di Napoli - dove era destinato a debuttare nel dicembre scorso, ma rimandato per le restrizioni dei regolamenti anti-covid – e che Rai Cultura manda in onda in prima assoluta domani alle 21.15 su Rai5, con la regia televisiva di Barbara Napolitano. Vienna, 1988. Il professor Schuster, intellettuale ebreo, torna nella sua città dopo un esilio iniziato al tempo in cui Hitler annunciò l’annessione dell’Austria alla Germania nazista. Accadeva 50 anni prima, nella piazza che dà il nome all’opera di Thomas Bernhard. Rientrando in patria, Schuster ritrova un paese incattivito, dove l’odio avanza nuovamente. Non potendolo sopportare, pone fine alla sua vita, precipitandosi da un palazzo affacciato sulla Piazza degli Eroi. «Piazza degli Eroi – scrive Roberto Andò – è un capolavoro che, inspiegabilmente, in Italia non è stato mai messo in scena. Oltre a essere il testamento di Thomas Bernhard, lo si può considerare il suo testo più politico, pur consapevoli che questo autentico genio ha sempre declinato la politica in termini esclusivamente poetici. Qui Bernhard colpisce con il suo furore indomabile la zona più oscura del nostro tempo, il ritorno in campo di una destra fascista o nazista. Nel disegnare il suo estremo congedo dalla vita e dal teatro, Bernhard sceglie di dare un nome e un tempo all’ottusità brutale che vede avanzare. Ma come accade nelle opere più profonde e profetiche, l’Austria di Bernhard è un luogo concreto e, contemporaneamente, una metafora. Così come lo è la piazza che dà il nome al testo, la stessa in cui nel 1938 Hitler annunciò alla folla acclamante l’Anschluss, l’annessione dell’Austria al destino nazista della Germania». «Se è venuto il tempo di rappresentare in Italia "Piazza degli Eroi" – continua il regista – è proprio perché, a dispetto della inedita precisione realistica di Bernhard, per comprendere oggi il senso di questo testo visionario e catastrofico non occorrono indicazioni di luogo e di tempo. Gli spettatori che assisteranno a "Piazza degli Eroi", capiranno subito che l’azione si svolge in una qualsiasi piazza da comizio, di una qualsiasi città d’Europa».Tra gli interpreti, Renato Carpentieri nel ruolo di Robert Schuster, Imma Villa in quello della Signora Zittel, Betti Pedrazzi è la Signora Schuster, Silvia Ajelli è Anna, Paolo Cresta Lukas, Francesca Cutolo Olga, Stefano Jotti il Signor Landauer, Valeria Luchetti Herta, Vincenzo Pasquariello il Pianista, Enzo Salomone il Professor Liebig. Lo spettacolo è una produzione Teatro di Napoli–Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Fondazione Teatro della Toscana–Teatro Nazionale.

Come sarebbe stata la vita di Anne Frank se avesse potuto vivere dopo Bergen-Belsen? In onda su Rai1 domani alle 23.40 e presentato da Rai Documentari, il docu-film “#AnneFrank. Vite parallele” di Sabina Fedeli e Anna Migotto, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital in partecipazione con RAI Cinema, con la collaborazione dell’Anne Frank Fonds di Basilea e con il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, accompagna gli spettatori nella storia di Anne che si intreccia con le vite di cinque sopravvissute all’Olocausto, bambine e adolescenti come lei ora diventate madri e nonne. A guidarci da una parte il premio Oscar Helen Mirren che abita la stanza di Anne Frank e legge per noi il suo diario, dall’altra Katerine, una ragazza e il suo cellulare, che percorre a ritroso le tappe di quella storia tremenda di morte, tappe europee della memoria, incontra le testimoni della Shoah e scrive anche lei un diario fatto di hashtag e sms. Diario di un viaggio che la porterà di luogo in luogo fino alla stanza di Anne. I diari si intrecciano: alle emozioni di Katerine nel suo viaggio rispondono le riflessioni forti e inaspettate di Anne che vive quel mondo dal chiuso della sua stanza. Così la Storia arriva potente e attuale ai ragazzi di oggi, isolati nel lockdown. L’importanza della memoria e del giudizio insieme all’importanza di non perdere la speranza nel futuro.È quella stanza il cuore della memoria. Per questo la Rai, con Rai Documentari, il Piccolo Teatro e 3D Produzioni, grazie alla collaborazione con l’Anne Frank Museum di Amsterdam, ha ricostruito nuovamente la stanza, usata come set per il documentario, in occasione della Giornata della Memoria. Luogo di esperienza per la società civile, che, come Helen Mirren, può raccogliersi e percepire le paure, le speranze e la voglia di vita che lo hanno animato. Un atto di resistenza culturale ma anche un modo per accendere una luce durante periodi bui e per richiamare l’attenzione sull’importanza del Teatro in Italia in questo momento di isolamento. “Questo documentario ci ha dato l’opportunità di far rivivere l’esperienza e le emozioni che questa stanza porta con sé anche alla società civile italiana, che ha risposto a gran voce. Tanti talenti del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, dell’associazionismo, hanno aderito al nostro invito. Solo per citarne alcuni: Ferruccio De Bortoli, Carla Fracci, Beppe Sala, Emilio Isgrò, Massimo Recalcati, Linus, Gherardo Colombo, Don Gino Rigoldi, Antonio Albanese, Giuliano Pisapia, Gad Lerner, Monsignor Gianantonio Borgonovo” commenta Duilio Giammaria, direttore di Rai Documentari.

Quando i moti del 1848 sono ormai alle porte, Lupo ed Edo, due butteri maremmani, rapinano il fattore della tenuta in cui lavorano. Scoperti, si danno alla fuga. È l’inizio di una rocambolesca avventura piena di colpi di scena che Daniele Luchetti racconta in “Domani accadrà” con Paolo Hendel, Giovanni Guidelli, Margherita Buy, Claudio Bigagli, Quinto Parmeggiani, Ciccio Ingrassia, in onda domani alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”.

Memoria, maschera e macchina sono i tre temi che caratterizzano il teatro di Robert Lepage. Un teatro al quale è dedicato il documentario in onda in prima visione domani alle 23.35 su Rai5, il primo realizzato in Italia sull'artista franco-canadese. “Memoria, maschera e macchina” parte dalle tre forme della memoria: la memoria autobiografica (l’adolescenza durante il periodo della “Rivoluzione Tranquilla”), quella geografica (il Québec abitato dalle popolazioni autoctone testimoniato dallo spettacolo “Kanata”) e quella storica dei suoi primi one-man-show (da “Elsinore” a “Les aiguilles et l’opium”). Ma il teatro di Lepage è anche la macchina scenografica fatta di videoproiezioni e che ha un “ruolo” in scena quale doppio del personaggio, come fosse una maschera teatrale. Nel video è il professore Fernando Mastropasqua, esperto di teatro contemporaneo a rendere espliciti questi tre temi, insieme alle interviste inedite a Robert Lepage e allo scenografo Carl Filion. Le immagini degli spettacoli sono tratte dall’Archivio Ex Machina e da quello di Metropolitan Opera (per gentile concessione). Regia di Anna Monteverdi e Simone Cannata.

Un viaggio nell'universo dell'odio antisemita che rialza la testa. L'allarme senza precedenti che proviene dagli Stati Uniti, fino ad oggi considerata un'oasi felice per gli ebrei, e dall’Europa a suo tempo epicentro dell'uragano nazista. Nel Tg2 Dossier ‘Il virus dell'odio’ di Giovan Battista Brunori, in onda su Rai2 domani, alle 23.30, le immagini delle più recenti aggressioni antisemite, le nuove paure legate al Coronavirus e alla crisi economica che alimentano i crimini dell'odio, la storia dello sterminio nazista di sei milioni di esseri umani innocenti oltre 80 anni dopo la Shoah. Secondo il direttore de la Repubblica, Maurizio Molinari, si diffondono nuove forme di odio antiebraico: una di estrema destra, che vive una stagione di rinascita legata alle identità etnico nazionali, una di estrema sinistra e una legata alla pandemia, che identifica negli ebrei i portatori del virus, come avvenne all'epoca della peste nel '300 in Italia. Preoccupano anche le microaggressioni - denuncia Molinari - che restano impunite in assenza di leggi adeguate. A proposito del 27 ,gennaio, ‘Giorno della Memoria’ - in ricordo dell'apertura dei cancelli di Auschwitz - la Presidente degli ebrei italiani Noemi Di Segni parla di "sfida di verità" che necessita di un approfondimento sulla Shoah "soprattutto per chi è impegnato in un percorso scolastico con i giovani perché' si affronti il tema del fascismo di ieri ma anche del problema dei nostalgici di oggi" e fa appello alla responsabilità delle istituzioni. Una sfida che vede in prima linea Yad Vashem a Gerusalemme che "non è solo un museo" - avverte l'ambasciatore israeliano in Italia Dror Eydar – “ma è una istituzione viva e dinamica, un centro mondiale per la documentazione, la ricerca e l'insegnamento della Shoah". Nel Dossier la storia dell'antisemitismo di ieri e di oggi, il racconto dei superstiti della deportazione degli ebrei, l'eroismo dei Carabinieri che vennero disarmati e deportati perché non si piegarono alla furia nazifascista, ma anche l'incredibile storia di Pacifico Di Consiglio, l'eroe degli ebrei romani, il boxeur che eliminava i nazisti a mani nude.

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