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Mondo Rai/appuntamenti e novità

18 febbraio 2020 | 19.45
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(Fotolia)
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Domani Rai1 trasmette in prima visione la commedia di Eric Toledano "C'est la vie - Prendila come viene" con Jean-Pierre Bacri, Jean-Paul Rouve, Gilles Lellouche, Vincent Macaigne. L'esperto wedding planner Max Angély viene incaricato di sovrintendere al matrimonio di Pierre e Héléna, che si terrà presso un magnifico castello rinascimentale vicino a Parigi. La coppia sogna una cerimonia perfetta, impeccabile, ma lo staff di Max è composto da persone con un carattere decisamente sui generis, che lui stesso fatica a contenere. All'imprevedibile brigata basterà poco per innescare una serie di bizzarri comportamenti che finiranno per rendere le nozze indimenticabili, ma non proprio come i due sposini avevano sempre sognato...

Saverio Barone entra a far parte dell’antimafia di Palermo il 23 novembre 1993. Quello stesso giorno, Giuseppe Di Matteo, 12 anni, figlio del pentito Santino Di Matteo, viene rapito dalla mafia di Corleone. Un segno del destino, che nella testa del giovane e ambizioso PM diventa una promessa: riportare a casa quel bambino e farla pagare ai boss responsabili di quel crimine così feroce. Fino ad arrivare a lui, Giovanni Brusca, carceriere del bambino, assassino di Giovanni Falcone, capo supremo di Cosa Nostra dopo l’arresto di Bagarella. Il Cacciatore - Seconda stagione è una coproduzione Cross Productions, Beta Film in collaborazione con Rai Fiction, diretta da Davide Marengo, creata da Marcello Izzo, Silvia Ebreul e Alfonso Sabella, in onda in prima serata e in prima visione su Rai2 da domani. Liberamente ispirata alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella, raccontata nel suo libro Cacciatore di Mafiosi (edito da Mondadori), la serie in quattro serate segue le vite degli uomini che, nel bene e nel male, hanno scritto una pagina indelebile della storia d’Italia. Da un lato gli uomini della giustizia, costretti a vivere all’ombra del pericolo, mentre cercano di preservare un barlume di umanità e proteggere le persone che amano; dall’altro i boss, belve in fuga, ferite, ma capaci di rispondere alle minacce con una violenza implacabile. È la storia di uomini che per ottenere ciò che vogliono non esitano a fare terra bruciata di tutto ciò che li circonda, per scontrarsi alla fine in un faccia a faccia tra le ceneri.

Il suono del mare: così si apre “Quadrophenia”, il sesto album dei The Who. Un suono raccolto da Pete Townshend con un registratore a nastro. Un suono che può già dare indicazioni precise sul vero significato di quell’album. Townshend, autore di questa opera rock uscita nel 1973, ripercorre la genesi dell’album nel documentario “The Story of Quadrophenia”, in onda domani alle 22.45 su Rai5. “Quadrophenia” è l'unico album dei The Who interamente composto dal solo Pete Townshend, che ideò la storia ripercorrendo i primi anni di attività della band e gli anni della cultura mod, un movimento giovanile che aveva creato una popolare moda estetica e musicale. I mods portavano i capelli tagliati alla francese, indossavano giubbotti parka, pantaloni stretti e mocassini, e giravano in scooter, al contrario dei rivali rockers, che preferivano le motociclette e un look più selvaggio. Tra questi due gruppi la rivalità era accesa e risse scoppiavano di frequente (tra cui una leggendaria sulla spiaggia di Brighton, il 18 maggio 1964). Il documentario ripercorre la storia, identificando nei travagli del suo protagonista un parallelo con la crescita intellettuale e la crisi di identità della band. L’uscita di dischi come “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd, “Houses of the Holy” dei Led Zeppelin, “Berlin” di Lou Reed e “Selling England by the Pound” dei Genesis, segnò la morte definitiva, musicale, dei Sessanta.

Mella puntata di "Chi l'ha visto?", in onda su Rai3 domani alle 21.20, un appello toccante della mamma delle gemelline Schepp: Irina Lucidi sui social si rivolge direttamente ad Alessia e Livia scomparse a 6 anni e sul sito della fondazione Missing Children Switzerland posta la foto della simulazione di come sarebbero oggi 15enni. Scomparse nel 2011 insieme al padre che, partito dalla Svizzera si suicidò a Cerignola, delle bambine non si è più trovata traccia. In puntata anche la storia di Mauro Romano, rapito a 6 anni nel 1977, e l’arresto del pedofilo dopo 43 anni. Come sempre, nel corso della serata, emergenze e dirette su casi di scomparsa con documenti inediti.

Per ricordare l’attore Flavio Bucci, scomparso oggi, Rai Cultura propone due sue interpretazioni da protagonista: domani e giovedì 20 febbraio alle 19.10 su Rai Storia, la miniserie biografica del 1981 firmata da Giovanni Fago “Don Luigi Sturzo”, in cui Bucci veste i panni del sacerdote fondatore del Partito Popolare. Sabato 22 febbraio alle 21.10, sempre su Rai Storia, va invece in onda il film del 1980 diretto da Valentino Orsini e tratto dal l’omonimo romanzo di Elio Vittorini “Uomini e no”.

Domani a “Set List”, il programma di Rai RadioLive in onda alle 21.00, Ugo Coccia ospiterà i Calibro 35. La band formatasi a Milano nel 2008, ha dato vita ad un progetto dedicato alle colonne sonore italiane degli anni sessanta e settanta. Anche il nome del gruppo è stato scelto con un riferimento al mondo cinematografico: la parola calibro richiama molti titoli di film poliziotteschi, mentre 35 fa riferimento ai 35mm della pellicola cinematografica. Dei Calibro 35 fanno parte Enrico Gabrielli alle tastiere e ai fiati, Massimo Martellotta alla chitarra, Fabio Rondanini alla batteria e Luca Cavina al basso, oltre che Tommaso Colliva alla produzione. Al microfono di Ugo Coccia: Massimo Martellotta presenterà il nuovo album “Momentum”, che rappresenta un nuovo punto di partenza per la band che è riuscita a mantenere una personalità totalmente riconoscibile e apprezzata a livello internazionale.

Sesto appuntamento domani alle 23.30 su Rai2 con Ale e Franz e “Improvviserai”, il programma ispirato al celebre format tedesco “Schiller Strasse”, che mescola teatro, show televisivo e sitcom. Uno spettacolo dal vivo in cui Ale & Franz, mattatori assoluti, saranno affiancati da Gigi e Ross, Maria Di Biase e Sandro (Alessandro Betti), l’amico di sempre, maestro dell’improvvisazione teatrale. Tanti i personaggi del mondo dello spettacolo che si mettono in gioco: nella puntata, dal titolo “Il portafogli di Ale”, ci sarà Andrea Delogu. Sprovvisti di copione, l’ospite e gli altri attori del cast si troveranno a improvvisare il seguito di una storia di cui conoscono solo l’inizio. Lo sviluppo della trama è affidato ad un suggeritore, che nell'appuntamento del 19 febbraio sarà Gabriele Corsi. Sul palco, solo uno degli attori sentirà il suggerimento, gli altri dovranno improvvisare una reazione alle nuove suggestioni proposte, con un meccanismo tipico della commedia dell’arte che genera gag esilaranti e tante risate tra il pubblico in sala e a casa.

I Kennedy sperano di poter realizzare il sogno di avere un secondo membro della famiglia alla Casa Bianca, ma una tragedia li colpirà ancora una volta. Tutti gli occhi sono puntati su Ted, il più piccolo dei fratelli. Su di lui arriva il peso schiacciante delle grandi aspettative. Lo racconta l’appuntamento con la serie “I Kennedy”, prodotta da Cnn e distribuita da Bbc, in onda domani alle 21.10 su Rai Storia. Sarà Robert a reagire al sopraggiungere di altri scandali e di altre sconfitte per guidare le nuove generazioni e per tramandare quanto lasciato da questa grande dinastia americana: “The dream shall never die”.

Come è stato rappresentato il desiderio nella storia dell’arte? Lo svela Ramon Gener nel nuovo episodio della serie “This is art”, in onda domani alle 19.30 su Rai5. Fin dall'antichità il desiderio nell’arte è stato incarnato dalla dea Venere di cui oggi esistono numerosissime riproduzioni sia nella pittura che nella scultura. In epoche più recenti anche la “Maja vestita” e la “Maja desnuda” di Goya, due quadri pensati per essere sovrapposti uno sull'altro in modo che la “Maja nuda” si rivelasse solo attivando un meccanismo, hanno interpretato il desiderio. Nell’episodio, Ramon Gener visita anche il Castello di Nymphenburg a Monaco di Baviera, arredato in stile rococò, che ospita uno dei primi esemplari di mobile secretaire in cui i nobili conservavano le lettere segrete dei propri amanti. Impossibile non citare il romanzo “Le relazioni pericolose” di Choderlos de Laclos. Per indagare le caratteristiche del desiderio Ramon, inoltre, racconta il quadro “Il giardino delle delizie” di Bosch e, attraverso la nascita della Pop Art, indaga anche il desiderio verso i beni di consumo, citando Andy Warhol e la nascita della serigrafia con cui l'artista immortalò gli idoli della sua epoca, oggetti del desiderio popolare.

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