Cantante, ballerina, attrice, conduttrice, amava dire di se stessa che era come un “videoclip vivente” perché bisognava ascoltarla e soprattutto vederla. Sapeva trasmettere emozioni con tutta se stessa. A Speciale Tg1, in onda domani alle 23.00 su Rai 1, l’omaggio alla lunga carriera di Raffaella Carrà, regina della televisione in bianco e nero e poi a colori, conduttrice di tanti programmi televisivi di successo come, a partire dal ’95 “Carramba! Che sorpresa”, che fece registrare record di ascolti clamorosi nella storia della Rai. Star internazionale, simbolo di leggerezza e tenacia al femminile nello stesso tempo, Raffaella Carrà con il suo ombelico scoperto e il Tuca Tuca ha saputo interpretare il desiderio di libertà e trasgressione negli anni ’70 e si è impegnata pubblicamente per sostenere battaglie ideali e sociali: il rispetto per la comunità lgbt, la promozione delle adozioni a distanza, la grande attenzione per la formazione professionale dei giovani. Se ne è andata il 5 luglio del 2021 a 78 anni, in silenzio, perché aveva tenuto nascosta la malattia che l’aveva colpita. Voleva essere ricordata come era sempre stata: bella e frizzante, con la sua risata inconfondibile, rumorosa. A raccontare Raffaella, in un viaggio intimo e delicato, sono proprio i suoi compagni di vita e di lavoro, gli amici delle tante partite a carte a Porto Santo Stefano, il luogo che lei aveva scelto per essere soltanto Raffaella Pelloni e non la Carrà. Tra aneddoti divertenti (“voleva sempre vincere a carte e prima degli spettacoli riempiva di sale il suo camerino perché era superstiziosa”) e atti di grande generosità (nel suo testamento anche una somma di denaro per finanziare ogni anno il piccolo festival del cortometraggio a Porto Santo Stefano dedicato ai giovani registi) emerge il ritratto di una donna dalle tante personalità, che ha voluto che l’urna con le sue ceneri fosse condotta dai frati di San Giovanni Rotondo e poi custodita all’Argentario nel piccolo cimitero di Porto Santo Stefano. "Carramba! Che Carrà" è un viaggio nel mondo di Raffaella con le testimonianze, tra gli altri, di Paolo De Andreis, capostruttura di tanti suoi programmi in Rai, Letterio Magazzù, l’organizzatore dei suoi eventi in tutto il mondo, Stefano Forti, ballerino e coreografo, Luca Sabatelli, il costumista che creò il look di Raffaella, Vasco Stolzi, il suo truccatore, Giancarlo Turri, il parrucchiere di Raffaella, Marinetta Saglio, la sua fotografa e Petra Conti, étoile internazionale che ebbe la possibilità grazie a Raffaella di andare a studiare all’estero. Raffaella Carrà è la storia della televisione, ma ha anche venduto 60 milioni di dischi, pubblicati in 37 Paesi nel mondo. La regia dello speciale è di Cinzia Perreca e le musiche originali sono state composte dal maestro Paolo Di Sabatino.
Dalla Cina alla Finlandia e un giro dell’Europa in bicicletta: sono alcune delle tappe di “Kilimangiaro Estate”, il programma di viaggi, ambiente, divulgazione e approfondimento culturale condotto da Camila Raznovich, in onda domani alle 21.20 su Rai3. Il primo ospite della serata sarà Marco Frittella, direttore editoriale di Rai Libri, per fare un viaggio attraverso la sua esperienza nelle bellezze del nostro Paese. Obiettivo anche su New York con Nadia Busato che parla del suo libro sulla Factory di Andy Warhol. Non manca il mare, grazie all’amico del Kilimangiaro e grande esploratore, Alberto Luca Recchi. Al desk dei viaggiatori, quest’anno le autrici prestate alla telecamera Floriana Pastore e Maria Iodice che - oltre a svelare - posti poco noti dai quattro angoli della terra, visiteranno l’Italia facendo delle esperienze in prima persona. Questa settimana esploreranno le Gole dell’Alcantara un Sicilia. “Kilimangiaro” è un programma di Sergio Leszczynski, Massimo Favia, Cristoforo Gorno, Maria Iodice, Antongiulio Panizzi, Camila Raznovich, Fabio Roberti, Claudia Tofani. La regia è di Andrea Dorigo.
Rai Cultura ricorda Graham Vick a un anno dalla scomparsa con “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti diretta dal grande regista al Teatro Carlo Felice, in onda domani alle 10.00 su Rai 5. Protagonisti sul palco Stefania Bonfadelli, Roberto Frontali, Marcelo Álvarez, Mirco Palazzi, Cristiano Olivieri, Giovanni Maini. Sul podio il Maestro Patrick Fournillier. Regia tv di Andrea Dorigo.
Domani alle 20 su Rai 3, ancora tesori emergono dalle Teche Rai per "Blob Mundial": mentre un promo lancia la "storia di un italiano" di Alberto Sordi, in onda dopo la finalissima, e la pubblicità inventa "l'uomo che non deve chiedere mai" per la finale con la Germania scende in campo Pertini: l'uomo che aveva proclamato la Liberazione a Milano nel '45 ora gioca a scopone in aereo con Zoff e Bearzot. E' l'allenatore di un paese in estasi. Nello studio di Gianni Minà la sera dopo la vittoria va in onda un irripetibile telesogno: Rossi e Tardelli si scambiano abbracci e sorrisi con Monica Vitti, Tognazzi, Lizzani, Wertmuller. Cantano con Antonello Venditti, mentre i Rolling Stone collegati da Torino festeggiano Claudio Gentile prima del loro concerto.
Un luogo con ottomila anni di storia geomineraria, una comunità marinara da sempre aperta ai traffici e capace di sintetizzare le diverse culture del Mare Nostrum: il prossimo appuntamento di Linea Verde Estate, con Angela Rafanelli e Peppone Calabrese, in onda domani alle 12.20 su Rai 1, è un viaggio alla scoperta delle bellezze dell’isola di San Pietro, nella punta a sud ovest della Sardegna. Per conoscere quest’isola si parte dal suo animale totemico, il falco, che ancora oggi spicca il volo dagli orridi a strapiombo sul mare veleggiando tra le onde, tanto da conferire a questo angolo di paradiso l’appellativo di “isola degli sparvieri”. Angela Rafanelli e Peppone Calabrese cominciano il loro racconto a Carloforte, unico porto e centro abitato dell’isola, per svelarne la storia e capirne lo strano dialetto, simile al ligure antico. Dalle antiche saline animate da stormi di fenicotteri rosa alle scogliere minerarie a strapiombo sul mare, dai vigneti cresciuti sulla sabbia alle rocce vulcaniche, ai piccoli orti famigliari di sussistenza, per poi giungere al simbolo di questa terra: il tonno rosso pinna blu, una delle più grandi eccellenze gastronomiche del nostro Paese.
Ci sono territori che vengono attraversati da avvenimenti epocali che segnano in modo indelebile le comunità che li abitano: guerre, stragi, catastrofi naturali. Nulla di tutto ciò è mai accaduto al Lago d’Iseo, che con le sue acque trasparenti e le sue isole, ha come vissuto all’ombra dei grandi eventi che hanno fatto la storia del nostro paese. Un luogo raccontato da Guido Morandini nel documentario “Iseo prima e dopo Christo”, in onda domani alle 22.10 su Rai 5. Specchio d’acqua subalpino di origine glaciale, sospeso tra la Repubblica Veneta e il Ducato di Milano, al confine tra Brescia e Bergamo, accompagnava chi risaliva dalla grande pianura verso la Val Camonica per raggiungere l’area danubiana. Lo sviluppo industriale di fine ‘800 ne aveva intravisto le potenzialità, tanto che nei pressi del Lago d’Iseo nacquero manifatture legate alla seta e industrie meccaniche e siderurgiche. Ma tra il Lago di Como (quello del famoso ramo) e il Lago di Garda (quello di D’Annunzio e del suo Vittoriale), il Lago d’Iseo è sempre rimasto un po' in disparte: tutto questo fino all’estate del 2016, quando l’installazione “The Floating Piers” del maestro Christo, abituato a ‘impacchettare’ larghe porzioni di mondo, ha acceso improvvisamente le luci della ribalta sulle sue acque. Attraverso una rete di ponteggi galleggianti lunghi 3 chilometri e colorati di arancione, realizzati tra le sponde di Sulzano, Monte Isola e San Paolo, chiunque ha potuto camminare sulla superficie del lago, scorgendo nuovi orizzonti e prospettive. Da quel momento, il più "timido" dei laghi subalpini è diventato d’improvviso una star internazionale che ha attirato milioni turisti alla scoperta della bellezza dei suoi territori. Come Monte Isola, che spicca al centro del lago e con la sua estensione di 4,5 km. quadrati e i suoi 1700 abitanti ha il primato di isola lacustre più grande d’Europa. Monte Isola è famosa anche per l’attività ittica: è qui che si fabbricano e si cuciono da sempre le reti da pesca per tutto il territorio nazionale.
Una nuova puntata de "Il Posto Giusto", il settimanale condotto da Giampiero Marrazzo e dedicato al mondo del lavoro, andrà in onda domani alle 13.00 su Rai 3. La trasmissione, prodotta dalla Terza Rete Rai in collaborazione con Anpal e Ministero del Lavoro, proporrà il racconto del contesto occupazionale in Italia con particolare attenzione, in questo episodio, all’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Saranno presenti il formatore Fabrizio Dafano e l’orientatore Stefano Raia, coordinatore dei servizi per l’impiego di Anpal, per commentare veri colloqui di lavoro e indicare le strategie migliori da adottare di fronte a un selezionatore. L’esperto di politiche del lavoro Romano Benini farà invece il punto sul programma GOL, Garanzia Occupabilità dei Lavoratori, mentre Laura Ferrari, della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, illustrerà le opportunità di impiego per i giovani residenti nel Sud Italia. Completeranno il racconto le storie di Federica, che a 30 anni ha avviato una startup che produce intimo body positive, e Federico, 25 anni, che grazie all’ITS ha trovato un lavoro come autore tecnico sulle navi militari. L’informazione utile che strappa un sorriso è affidata come sempre al tutorial di Chiara De Antoni, che in questa puntata spiegherà come riscattare i contributi pensionistici.
Tre tra le più belle puntate delle tre edizioni dello spettacolo “Sogno e Son Desto” di e con Massimo Ranieri andate in onda tra il 2014 e il 2016 e arricchite con gli ospiti più prestigiosi che sono saliti sul palco insieme al grande artista-istrione: le ripropone Rai 1 in tre appuntamenti in onda domani, il 17 e il 24 luglio alle 16.15. Nato come trasposizione televisiva dell'omonimo spettacolo teatrale, "Sogno o son desto" riprende gli schermi del classico varietà e fa ritrovare al pubblico, nel corso delle tre puntate, il vasto repertorio musicale di Ranieri insieme a grandissimi artisti tra cui Battiato, Bocelli, Bollani, Mannoia, Morgan, Boy George, Toto Cutugno, Il Volo, Venditti, Albano, Rava Quartet, e tanti altri.
Sono due donne che hanno deciso di impegnarsi in prima persona a proteggere l’Ambiente le ospiti di Maria Teresa Lamberti, nella puntata di "Vittoria" in onda domani alle 9.05 su Rai Radio1. Si tratta di Michela Signoretto, professoressa di Chimica industriale all’università Ca’ Foscari di Venezia e cofondatrice di una start up per la produzione di cosmetici sostenibili e Carola Farci, insegnante in un liceo di Cagliari che per un anno ha viaggiato lungo le coste del Mediterraneo per raccogliere plastiche inquinanti.