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Mondo Rai/Appuntamenti e novità

08 marzo 2023 | 20.19
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Immagine di repertorio - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio - FOTOGRAMMA

Un convento, nuovi amori, vecchi amici: continuano le vicende del convento degli Angeli Custodi di “Che Dio ci aiuti”. Domani in prima serata su Rai 1 andranno in onda due nuovi episodi della settima stagione della fiction Rai. Nel primo, dal titolo “Sempre con te”, Suor Teresa rinvia la chiamata ai Servizi Sociali per il piccolo Elia. Intanto, le due nuove ospiti del convento, Cate e Ludovica affrontano due sfide: la prima è nervosa per l'audizione, mentre la seconda non trova l'uomo che scagionerebbe la madre dall’accusa di frode fiscale. Nel frattempo, Suor Costanza (Valeria Fabrizi) incontra un vecchio amico. A seguire, nell’episodio “La forma dell’amore”, Elia incontra la nuova famiglia, mentre Suor Teresa mette in scena la recita del coro, creando rivalità e gelosie; Ludo scopre una verità sulla madre e Azzurra (Francesca Chillemi) ha una rivelazione scioccante.

Prima serata thriller domani su Rai2: alle 21.20 va in onda “L’uomo sul treno”, diretto da Jaume Collet-Serra, con Liam Neeson nel ruolo di Michael MacCauley, ex poliziotto e pendolare fra Manhattan e l’hinterland newyorkese. Sul treno che prende quotidianamente, Michael viene avvicinato da una donna che gli promette una forte somma di denaro purché riesca a individuare un passeggero anomalo, nome in codice Prynne. L’accordo si tramuta in un’angosciante strettoia per Michael, che realizza di trovarsi implicato in qualcosa di troppo grande. Senza mai abbandonare il treno in corsa, dovrà ricorrere a tutte le sue doti di ex poliziotto per risolvere la faccenda. Dopo i ruoli più riflessivi della sua maturità, da "Mission" a "Schindler’s List", Neeson è ormai a proprio agio in questo tipo di interpretazioni. Ad affiancarlo numerosi comprimari di lusso, da Vera Farmiga a Sam Neill, da Patrick Wilson a Elizabeth McGovern. C’è anche, in uno dei suoi primi ruoli, Florence Pugh che, al tempo semisconosciuta, l’anno dopo sarebbe stata candidata all’Oscar per “Piccole donne”.

Nell’ambito dell’omaggio alle produzioni del Teatro alla Scala, Rai Cultura propone la “Carmen” di Bizet che ha inaugurato la stagione della Scala di Milano il 7 dicembre 2009, in onda domani alle 21.15 su Rai 5. Lo spettacolo, diretto da Daniel Barenboim, ha segnato il debutto nell’opera lirica della regista teatrale Emma Dante, che porta sulla scena la sua Sicilia in sostituzione della Siviglia messa in musica da Bizet. Protagonista la straordinaria voce del mezzosoprano georgiano Anita Rachvelisvili, all’epoca giovanissima debuttante e poi diventata una star dei palcoscenici più prestigiosi, nonché la Carmen di riferimento degli ultimi anni. Accanto a lei il grande tenore tedesco Jonas Kaufmann nei panni di Don José, il basso Erwin Schrott come torero Escamillo e il soprano Adriana Damato come Micaela. L’allestimento, con le scene di Richard Peduzzi e i costumi della stessa Dante, vede la partecipazione degli attori della “Compagnia Sud Costa Occidentale” diretta da Emma Dante, e degli Allievi della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri. Regia televisiva di Lorena Sardi.

Su Rai3 'Splendida Cornice' - Su Rai Movie 'Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie'

Con ironia, autoironia, citazione e autocitazione, Geppi Cucciari aspetta i telespettatori su Rai 3, domani alle 21.25, con un nuovo appuntamento di “Splendida Cornice" che parte dalla gente, dalle loro storie, dalle notizie della settimana e dai suoi interpreti, da piccole perle di ogni forma dell’arte che meritano un riflettore. Ospite in studio Piera Detassis e, in collegamento, Carlo Verdone che parleranno dei premi Oscar partendo dalle loro storie e aneddoti personali. Elio canterà una canzone per rendere omaggio a Enzo Jannacci e parlerà con Geppi Cucciari e Nico Acampora, fondatore di una pizzeria-laboratorio di inclusione sociale gestita da ragazzi autistici. Lino Guanciale farà conoscere i personaggi della fiction "Il commissario Ricciardi" e regalerà un monologo. Il pianista Ramin Bahrami si esibirà al piano e racconterà il suo Iran. Mario Tozzi farà incursione a "Splendida Cornice" dal suo studio di "Sapiens - Un solo pianeta". Inoltre, Carolina Crescentini sarà protagonista della Rai Instant Fiction. Tornano il pubblico votante, i "competenti omonimi", il professore d’italiano, la band e gli ospiti con il compito di portare un tema alto a un livello comprensibile da tutti. E ancora, il racconto del libro più letto, il teatro più vuoto, la mostra più o meno meritevole e il gioco. Insieme a Geppi Cucciari la band capitanata da Nicola "Ballo" Balestri, il divulgatore Roberto Mercadini e l’insegnante d’italiano Andrea Maggi.

Nell’ambito del ciclo di fantascienza “Strani mondi”, prosegue domani alle 21.15, con “Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie”, la proposta di Rai Movie dedicata al recente reboot della popolare saga. Diretto da Matt Reeves, il film è interpretato da Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman. Nel terzo capitolo dal “riavvio” del ciclo, risalente al 2001, e dieci anni dopo il capitolo due, “L’alba del pianeta delle scimmie”, un’epidemia ha sterminato l’umanità e lo stesso virus ha avuto l’effetto di rendere le scimmie intelligenti. Cesare, capostipite dei primati civilizzati, ha organizzato una vasta comunità di suoi simili in una foresta poco lontana da San Francisco, città dove invece si è stabilito un gruppo di umani sopravvissuti all’epidemia. Lo scontro, prima o poi, è inevitabile. Ma la comunità scimmiesca, oltre a doversi difendere dall’uomo, dovrà anche affrontare per la prima volta la questione dell’odio e dell’inganno fra simili. Film dispendioso e ambizioso, come i suoi predecessori, “Apes Revolution è molto fitto di esplosioni e battaglie, anche se non manca qualche spunto di riflessione su diversità e guerra. Ma la guerra vera e propria è rimandata al capitolo successivo.

Un viaggio alla scoperta dei sotterranei di Bologna in compagnia dell’archeologo Darius Arya. È il nuovo appuntamento con la serie “Under Italy”, in onda domani alle 20.20 su Rai 5. Prima tappa del viaggio è la “Conserva di Valverde”, nota anche come Bagni di Mario, costituita da volte, cupole e sale ottagonali: uno spettacolare sistema di captazione, raccolta e decantazione delle acque, realizzato nel 1563. Si prosegue nella romanica Cripta di San Zama sotto l’Abbadia dei Santissimi Nabore e Felice: un luogo dall’alto valore storico e architettonico, oltre che sacro. Nel parco del Seminario Arcivescovile di Bologna, Arya si calerà – letteralmente – nella Seconda Guerra Mondiale, all’interno di un rifugio antiaereo, e concluderà il viaggio nell’Acquedotto di epoca romana, a 65 metri di profondità.

Su Rai3 'Mixer - Vent'anni di televisione' - Su Rai Storia 'La Via del Ferro'

Continua con Gianni Agnelli, Claudio Baglioni, Monica Vitti e Giovanna Amati il viaggio retrospettivo di Giovanni Minoli nella storia del suo rotocalco d’attualità in “Mixer – Vent’anni di televisione”, in onda domani in seconda serata su Rai 3 e mercoledì 15 marzo in prima serata su Rai Storia. Nell’ampio “Faccia a faccia” del 1984 con Gianni Agnelli, l’avvocato più celebre d’Italia propone la sua visione rispetto a svariati temi, dalla politica, parlando del governo Craxi e dell’operato di Berlinguer, rispondendo ai giudizi che personaggi come Scalfari, La Malfa e Romiti hanno dato su di lui, fino al rapporto con i sindacati, il potere, la ricchezza, le donne e l’amore. Segue una sua breve riflessione sul potere dei mass media negli Stati Uniti e sulla relazione tra democrazia e potere economico. Il Presidente della Fiat e della Juventus, infine, racconta alcuni aneddoti calcistici, come quando desiderò di ingaggiare un giovanissimo Maradona, segnalandolo invano a Boniperti. Nel “Faccia a faccia” del 1985 con Claudio Baglioni dopo l’uscita del disco “La Vita è Adesso”, invece, il cantautore rivela il motivo della sua pausa di 4 anni dalla musica e del suo trasferimento temporaneo a Londra, per poi concentrarsi sul sentimento dell’amore come ispirazione artistica e su come la nascita di suo figlio lo abbia cambiato. Per lo spettacolo nel 1986 Rosalia Polizzi incontra Monica Vitti: l’indimenticabile attrice apre il suo album dei ricordi, parlando della sua infanzia e l’innata passione per la recitazione, per poi riflettere sul valore della bellezza e ironizzare sulla futura vecchiaia; infine, davanti alla location del suo ultimo film, “Flirt”, ragiona su quella che lei chiama “Follia alternativa, quasi positiva”. Si passa allo sport con l’intervista del 1985 di Mimmo Spina a Giovanna Amati, l’ultima donna ad aver partecipato a un campionato mondiale di Formula 1. La pilota romana racconta i suoi esordi nel mondo dei motori, dalla scuola di pilotaggio fino al campionato di Formula 3, sul rapporto con la propria femminilità in rapporto con la sua professione e sul proprio futuro, dove immagina una numerosa famiglia. Chiudono la puntata i Mixerabili con gli sketch, fra gli altri, di Syusy Blady, Patrizio Roversi e Vito (Stefano Bicocchi).

Prima della Via della Seta, un’altra strada attraverso l’Eurasia collegava civiltà lontane: la Via del Ferro. La ripercorre la puntata di “a.C.d.C” in onda domani alle 22.10 su Rai Storia con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. In primo piano, la storia dei segreti della metallurgia, dei materiali della guerra e insieme della pace e del commercio attraverso questa strada. Recenti scoperte archeologiche, insediamenti urbani, antiche fornaci e straordinari manufatti di arte orafa hanno permesso di ricostruire, dall’Ucraina alla Cina e al Giappone, il percorso attraverso il quale i segreti della metallurgia sono stati trasmessi. Il ferro è l’elemento che più di ogni altro ha segnato l’arte della guerra, ma ha anche incoraggiato la pace ed il commercio, rivoluzionando il modo di viaggiare e di coltivare.

“Per me la fotografia è stata soprattutto testimonianza e partecipazione’’: parole con le quali la torinese Paola Agosti racconta in prima persona la vocazione per l’immagine, incontrata per caso, ma scelta per passione. A lei è dedicato il documentario, scritto e diretto da Claudia Pampinella, in collaborazione con Daniele Cini, in onda domani alle 19.20 su Rai 5. Il documentario - girato tra Parigi, Roma, Torino, le valli del Cuneese e l’Umbria - ripercorre il percorso professionale e biografico di una delle fotografe italiane più significative del ‘900 che, come poche, ha saputo cogliere l’onda del movimento femminista italiano degli anni ‘70 e l’irruzione delle donne nella scena politica, ma anche i grandi eventi interazionali come l’elezione in Cile di Salvador Allende nel 1970, la Rivoluzione dei Garofani in Portogallo nel 1974, la Beat Generation in America negli stessi anni. E ancora, i leader come Gheddafi, Arafat, Indira Ghandi, Fidel Castro, le lotte degli operai, degli studenti, la fine della civiltà contadina in Piemonte, l’emigrazione piemontese in Argentina, l’universo degli animali, ma soprattutto la cultura, la scrittura e l’arte attraverso i suoi protagonisti. Suoi sono gli scatti che raffigurano Andy Warhol, Orson Welles, Marguerite Yourcenar, Ionesco, Emil Cioran, Victor Vasarely ma anche gli italiani Pietro Consagra, Giorgio De Chirico, Norberto Bobbio, Leonardo Sciascia, Dacia Maraini, Amelia Rosselli. Il viaggio nella fotografia di Paola Agosti è accompagnato da chi ha condiviso il suo percorso professionale e umano, due piani che nella sua vita non sono mai stati disgiunti: dalle fotografe Augusta Conchiglia e Giovanna Borgese alla scrittrice Sandra Petrignani; dall’etologa Elisabetta Visalberghi all’autrice e curatrice francese Florence Mauro; dall’editore Claudio Corrivetti al gallerista Matteo di Castro, dal fratello e storico Aldo Agosti al fotografo e compagno di vita Zoltan Nagy. A scandire la narrazione, anche una selezione di immagini dall’immenso Archivio Paola Agosti di Torino, mentre il commento degli eventi storici è affidato al repertorio di Rai Teche. Il racconto filmato, inoltre, ricostruisce la storia delle sue fotografie più amate e fa luce anche sulle motivazioni dietro la ricerca delle radici, la cura della memoria, tanto cara alla fotografa soprattutto nella parte più matura della sua vita che l’ha portata a riscoprire le memorie familiari legate al padre Giorgio, antifascista, magistrato, tra i fondatori del Partito d’Azione e alla madre Nini Castellani, fine traduttrice letteraria. “Paola Agosti, il mondo in uno scatto” è prodotto da Talpa Produzioni in coproduzione con Rai Cultura e in collaborazione con Rai Teche, e da Zadig Productions, realizzato con il supporto di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund e Regione Piemonte.

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