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Mondo Rai/Appuntamenti e novità

18 agosto 2022 | 20.14
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In attesa della nuova puntata del docufilm “L’estate adesso-Jova Beach Play”, disponibile su RaiPlay da domani sono stati pubblicati due contenuti extra in esclusiva: martedì 16, una Bonus Track da 13 minuti dove la band di Jovanotti racconta, con uno sguardo privilegiato e direttamente dal palco, l’emozione, l’adrenalina e la carica che si vive ad ogni appuntamento estivo del Jova Beach. Il video è anche l’occasione, da parte della band, per raccontare il rapporto con Jovanotti e cosa voglia dire condividere il palco con un artista eclettico come lui. E dal 18 agosto è disponibile Alla Salute Live!, un duetto esclusivo sul Palco di Roccella Jonica: per la prima volta Lorenzo ha cantato live il pezzo “Alla Salute” insieme a Shantel, il grande Dj e produttore con il quale aveva inciso il pezzo qualche mese fa. Ed è proprio Roccella Jonica la protagonista della settima puntata del Jova-Beach Play. Ancora una volta sul palco con Jovanotti ci sarà Gianni Morandi. I due si esibiranno in un duetto scoppiettante e travolgente, come sempre accade quando sono insieme sul palco. Sarà Giovanni Cupidi a ripercorrere i momenti salienti del tour regalando uno sguardo privilegiato da spettatore e nel contempo da protagonista della giornata. Giovanni è un ragazzo tetraplegico siciliano di grande esempio per tutti quelli lo seguono. Blogger, scrittore, due lauree, è un attivista e lotta quotidianamente a favore dei diritti ai disabili. “L’estate adesso-Jova beach Play”, racconta i migliori momenti della tappa vissuta tra backstage, palco e pubblico del mega tour estivo del cantante sulle spiagge italiane, attraverso inediti punti di vista degli ospiti che lo accompagnano in ogni appuntamento. Tutti i venerdì è disponibile un nuovo episodio, con una diversa voce narrante, per un totale di 11 puntate complessive. A completare la serie uno speciale in cui sarà lo stesso Jovanotti a ripercorrere l’intero viaggio del Jova Beach Party. Ogni episodio di “L’estate adesso - Jova Beach Play” ha una durata di circa 15 minuti e viene reso disponibile ogni settimana a ridosso delle varie tappe. La pubblicazione della serie è quindi contestuale al tour: un racconto “a caldo”, immediato e fortemente ancorato a ciò che sta accadendo con tante sorprese e altrettanti momenti emozionanti da vivere con la piattaforma della Rai.

“A diciannove anni, a mie spese, ho arruolato un esercito con il quale ho liberato la Repubblica oppressa dal dominio dei faziosi”. Così inizia il testo delle “Res Gestae Divi Augusti”, l'opera scritta da Ottaviano Augusto durante la sua lunga vita: il suo testamento politico, ma anche l'arma della sua propaganda. Augusto, princeps dell’impero, è al centro dell’approfondimento del professor Umberto Roberto e di Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda domani alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il giovane Gaio Ottavio è pronipote di Giulio Cesare e, dopo il brutale assassinio dello zio, è designato dal testamento del medesimo come figlio adottivo e principale erede del suo patrimonio. Prende il nome di Ottaviano e, dopo una lunga serie di sanguinose lotte politiche, che si conclude con la vittoria ad Azio contro Antonio e Cleopatra, riesce a porre fine ai conflitti interni che da oltre un secolo assillano Roma. Augusto stesso esalterà la pace la prosperità del suo governo con un grande monumento: l’ara pacis augustae.

Michael Portillo visita la Svezia per ripercorrere gli eventi storici che hanno portato alla nascita dello “Stato Sociale” svedese negli anni tra le due guerre mondiali, nell’ultimo episodio della serie “Trans Europe Express” in onda domani alle 20.15 su Rai 5. Prima fermata, Stoccolma. Nell’episodio, Portillo raggiunge poi la città universitaria di Uppsala, prima di partecipare alla «festa di mezza estate», e si sposta verso nord, fino al Circolo Polare Artico e alla terra del sole di mezzanotte. Lungo la strada, di treno in treno, scopre le eccellenze della moderna Svezia e assapora leggende e costumi del passato.

Su Rai Storia 'I mondi di ieri' - su Rai5 'Bill Wyman - The Quiet One'Ultimo appuntamento con Edoardo Camurri e “I mondi di ieri” che domani alle 21.10 su Rai Storia si congedano con una puntata sulla figura del generale tedesco Erwin Rommel. Ne parlano in studio Maria Teresa Giusti, docente di Storia contemporanea all’Università di Chieti-Pescara e Paolo Pezzino, già docente di Storia contemporanea all’Università di Pisa, partendo da alcuni filmati estratti dal documentario “Rommel: un caso di coscienza” di Sergio Zavoli, realizzato nel 1962. A seguito delle imprese nella Campagna d’Africa, dove si è conquistato l’epiteto di “volpe del deserto”, Rommel è il militare più popolare e più amato in Germania. Alla fine del 1943 Hitler lo nomina Feldmaresciallo e lo vuole alla difesa delle coste settentrionali della Francia, dove si attende una invasione da parte degli anglo americani. In questi mesi Rommel matura la convinzione che la guerra sia ormai perduta e cerca di convincere Hitler, senza successo, a trovare una soluzione negoziale con gli alleati. Avvicinato da alcuni ufficiali che stanno organizzando un colpo di mano contro il regime, Rommel, pur contrario all’idea dell’attentato e del tutto estraneo alla sua organizzazione, si rende conto della tragedia a cui sta andando incontro la Germania e in qualche modo prende parte alla cospirazione. Ma fallito l’attentato al Führer nel 20 luglio 1944 anche lui sarà vittima della feroce repressione che ne seguì. Viene infatti indotto al suicidio (simulando una morte naturale) ma Hitler conscio della sua fama e per non infangarne il mito che in qualche modo avrebbe nuociuto anche alla sua immagine, gli riserva gli onori di solenni funerali di stato.“La mia vita è stata una straordinaria avventura. Mi pare che sia giunto il momento di aprire il mio archivio e raccontare la mia storia prima di passare a miglior vita”. Parola di Bill Wyman, protagonista di “The Quiet One”, in onda domani alle 23.05 su Rai 5. Un documentario che è un viaggio attraverso le straordinarie esperienze dell’ex membro e fondatore dei Rolling Stones, arricchito da video privati, foto e filmati inediti collezionati negli anni dal bassista della leggendaria band. Meticoloso fino a quasi livelli patologici, Wyman è, di fatto, la memoria storica del gruppo. "I miei ricordi sono tutti offuscati, se voglio sapere cosa ho fatto in quegli anni devo chiedere a Bill Wyman", confessa Keih Richards, tra i “testimoni” del documentario con Eric Clapton, Bob Geldof e lo storico manager degli Stones, Andrew Loog Oldham. E i distributori del documentario, Jonathan Sehring e Lisa Schwartz, aggiungono: "Bill Wyman è una leggenda non solo perché è uno dei membri fondatori dei Rolling Stones, ma anche perché ha avuto libero accesso allo straordinario mondo del rock 'n' roll per molti decenni. Siamo elettrizzati”.La specificità dell’Italia non è nella percentuale o nella quantità di opere del patrimonio artistico universale presenti sul territorio. Quello che rende il Belpaese unico e invidiato nel mondo è che qui, come dice lo storico dell’arte Antonio Paolucci, “il museo esce dai suoi confini, si moltiplica, occupa ogni angolo della città, sta all’ombra di ogni campanile”. Insomma, è un “museo diffuso”. Lo racconta “Museo Italia”, in onda domani alle 19.15 su Rai 5. Nella puntata, il professor Paolucci è ad Empoli per visitare un museo che, come migliaia di altri in Italia, rappresenta i valori civili, religiosi e patriottici di una comunità: il Museo della Collegiata di Sant’Andrea, che ospita opere di importanti artisti toscani del Quattro e Cinquecento commissionate nel tempo dalla comunità locale: dal fonte battesimale di Bernardo Rossellino al Compianto di Masolino, dai rilievi di Mino da Fiesole alla Annunciazione di Francesco Botticini. Artisti che hanno contribuito a delineare l’identità della città, sopravvissuta al tempo e alla guerra, come testimoniano anche le opere conservate nella chiesa di S. Stefano degli Agostiniani. Da qui poi il professor Paolucci ci conduce al ‘museo santuario’, ovvero al Duomo di Orvieto, il cui profilo si staglia in cima alla rocca dell’ultima città sulla via che conduceva a Roma dal nord e dal centro Europa. Il complesso è una straordinaria raccolta di capolavori: dalla facciata con i bassorilievi che illustrano le storie del Vecchio e Nuovo testamento fino al Giudizio Universale, all’interno con le Cappelle del Corporale e di San Brizio affrescate e decorate da artisti come Beato Angelico e Luca Signorelli.

Su Rai Storia 'Inferno nei mari' - su Rai5 'Art Night'Luglio 1944: dopo un'operazione poco brillante, un comandante di sommergibile americano penetra nelle difese di un convoglio giapponese nello stretto di Luzon. Sotto la costante minaccia delle scorte del convoglio, il sommergibile schiva il fuoco nemico e lancia una serie di attacchi. E anche quando i tubi lanciasiluri sono vuoti, l'equipaggio indifeso rischia il tutto per tutto per continuare a combattere. Lo racconta “Inferno nei mari” in onda domani alle 22.10 su Rai Storia.Molta dell’arte del Novecento è nata da regole infrante. Le regole della forma, dei riferimenti culturali delle convenzioni. “Art Night”, in onda domani alle 21.15 su Rai 5, racconta come l’arte si nasconda sotto le forme più irregolari, partendo dal documentario “Giosetta Fioroni. Pop Sentimentale” di Sabina Fedeli con la regia di Gabriele Raimondi, da un soggetto di Didi Gnocchi. Giosetta Fioroni è l'ultima esponente della scuola di Piazza del Popolo e l'unica donna del gruppo che fu la risposta italiana alla Pop Art. Il documentario ripercorre la sua vita d'artista riscoperta a livello internazionale con una serie di mostre e di incontri a Roma, Mosca, Parigi, nella campagna veneta e a Milano, dove è stata realizzata una grande retrospettiva nella primavera 2018 al Museo del '900. Attraverso i ricordi della Fioroni, intervistata nello studio e nella casa di Roma rivive una stagione dell'arte e della cultura italiana. Giosetta racconta di Mario Schifano e degli altri artisti di Piazza del Popolo, ma anche di Federico Fellini e di Marcel Duchamp. Su tutti il ricordo dell'amore per il compagno, lo scrittore Goffredo Parise, con cui ha attraversato con leggerezza e lucidità i conflitti sociali e ideologici di quegli anni. Il ritratto dell'artista è arricchito da diverse fonti documentarie e di repertorio e si completa con le interviste ad amici, artisti, critici, curatori che l'hanno incontrata e hanno condiviso con lei affetti e passioni. La serata prosegue con il documentario di Giuseppe Sansonna, “Ombre elettriche”, prodotto da Rai Cultura, con la consulenza scientifica di Alessandro Masi. Protagonisti lo stile e l’arte degli anni '60 visti da due punti diversi: Roma e Londra. In primo piano, le opere di Franco Angeli, Tano Festa, Mario Schifano, tre pittori visionari e inquieti, legati da una forte sintonia, capaci di sconvolgere la scena dell’arte italiana di quel decennio. Domani andranno in onda gli ultimi spazi di comunicazione politica che precedono la presentazione delle liste elettorali. Il primo appuntamento della giornata è con la Tavola rotonda, alle 15.05 su Rai 3 e in replica alle ore 23.05 su Radio 1. Ospiti della trasmissione saranno il senatore Emanuele Dessì (Uniti per la Costituzione - C.A.L. - Alternativa), l’onorevole Alessandro Cattaneo (Forza Italia), l’onorevole Raffaella Paita (Italia Viva), il senatore Pasquale Pepe (Lega). Per le interviste ai rappresentanti delle forze politiche presenti in Parlamento, alle 23.20 su Rai 3 e in replica su Radio 1 alle 23.40, interverranno: l’onorevole Giorgio Mulè (Forza Italia), l’onorevole Walter Verini (Partito Democratico), l’onorevole Michele Gubitosa (Movimento 5 Stelle); il sindaco di Novara, Alessandro Canelli (Lega). Le trasmissioni sono tradotte nella lingua italiana dei segni.

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