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Mondo Rai/Appuntamenti e novità

22 marzo 2023 | 18.22
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Mondo Rai/Appuntamenti e novità

Lo storico “Faccia a faccia” del 1989, in cui Pippo Baudo racconta senza filtri a Giovanni Minoli il suo addio alla Rai - spiegando il motivo per cui aveva deciso di andarsene - e si difende dall’accusa di essere un traditore per il suo approdo nella televisione commerciale di Berlusconi, fino al complesso ritorno nelle reti del servizio pubblico. Una pagina di Tv da rivedere in “Mixer. Vent’anni di televisione”, in onda domani in seconda serata su Rai 3 e mercoledì 29 marzo in prima serata su Rai Storia, per continuare il viaggio retrospettivo di Giovanni Minoli nella storia del suo rotocalco d’attualità. Nell’intervista Baudo riflette anche sul potere e sui suoi pericoli, per poi parlare del futuro della televisione e del suo giudizio su Berlusconi. In apertura di puntata, invece, il “Faccia a faccia” del 1988 con Catherine Deneuve: l’icona della bellezza francese si racconta in modo intimo e combattivo, tra pubblico e privato, parlando della sua bellezza, della sua paura del palcoscenico, delle sue piccole manie, del rapporto coi figli e con i grandi del cinema come Truffaut e Mastroianni. Per la pagina della musica nel 1986 Stefania Casini percorre con Eros Ramazzotti il quartiere romano dove il giovane cantautore è cresciuto e si è formato e da dove è partito per una grande carriera internazionale. Tra le testimonianze di vecchi amici, la nuova stella della musica italiana affronta temi come le difficoltà e le opportunità della periferia, il suo genere di musica preferita, la sua tipologia di donna ideale e come nascono le sue canzoni. Chiudono la puntata i Mixerabili con gli sketch, fra gli altri, di Syusy Blady, Patrizio Roversi e Vito (Stefano Bicocchi).

L’esordio, a diciotto anni, nell'avanspettacolo e poi la tv, il nuovo mezzo in cui fu uno dei primi – con Raimondo Vianello - a portare la comicità e la satira. Ma anche tanto cinema con 150 film come attore e altri cinque da regista. In occasione dell’anniversario della nascita, “Storie della Tv”, in onda domani alle 17.00 su Rai Storia, ricorda uno dei più grandi attori italiani, Ugo Tognazzi, nel documentario firmato da Simona Fasulo. Il suo primo programma tv, del 1954, s'intitolava “Un due tre”, dalle tre telecamere con cui veniva girato – rigorosamente in diretta – e dal numero delle attrazioni internazionali – musicisti, ballerini, artisti – che venivano ospitate nel corso della trasmissione. Con gli autori Scarnicci e Tarabusi, Tognazzi e Vianello avevano avuto un'idea geniale: fare la parodia del linguaggio televisivo appena varato. Un'idea vincente finché, nel 1959, il programma non incappa nella censura e “Un due tre” deve chiudere, dopo aver trasmesso dal piccolo schermo sketch indimenticabili che ancora oggi sono celebrati. A raccontare quei momenti sono il regista di “Un due tre”, Vito Molinari, che ricorda come venivano ideati gli sketch e il clima goliardico da cui nascevano; Donata Tarabusi che, ancora bambina, andava ad assistere negli studi della Rai di Milano al programma scritto da suo padre; Nicola Fano, storico del teatro, che analizza il tipo di comicità di “Un due tre” e di Scarnicci e Tarabusi, confrontata con quella di Garinei e Giovannini; e il critico cinematografico Mario Sesti che parla dell'uso del corpo fatto da Tognazzi in teatro, in tv e poi nel cinema. Ugo Tognazzi nell'immaginario degli italiani è soprattutto l'attore di cinema, il gourmet ante litteram, il tombeur de femmes, e per orientarsi tra il personaggio e l'uomo, il documentario ospita anche i racconti divertenti e a tratti commoventi di due dei suoi quattro figli - Gian Marco e Maria Sole – e di quelli del regista Pupi Avati, che fu sostenuto da Tognazzi quand'era un giovanotto senza arte né parte e ne divenne amico per sempre.

Al termine di dieci giorni di negoziati in Svizzera le due fazioni che dal 2015 sono in conflitto nello Yemen hanno concordato - secondo le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa - la liberazione di 887 detenuti e un nuovo incontro diplomatico a maggio. L'accordo, che precede il Ramadan, aumenta l'ottimismo per ulteriori rilasci e una risoluzione finale del conflitto dopo la ripresa dei legami tra Iran e Arabia Saudita. Domani alle 11 Luigi Spinola ne parlerà con Eleonora Ardemagni, esperta di monarchie del Golfo, forze militari arabe e Yemen, assistente all'università Cattolica di Milano e ricercatrice ISPI.

Su Rai Storia 'La vera storia dei cavalieri Templari' - su Rai 5 'Danzando con Mozart'In una delle più grandi operazioni di polizia di tutta la storia, all’alba di venerdì 13 ottobre 1307, tutti i Templari di Francia vengono arrestati per ordine del re Filippo IV. Le gravissime accuse di eresia e idolatria fanno parte di un piano spregiudicato del sovrano francese per sopprimere l’Ordine e appropriarsi delle sue ricchezze. Lo racconta l’ultimo appuntamento con “La vera storia dei Cavalieri Templari”, in onda domani alle 22.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero.Sono Roberto Bolle e Nicoletta Manni i protagonisti de “Il giardino degli amanti”, l’affresco coreografico e teatrale firmato da Massimiliano Volpini al Teatro alla Scala su musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, in onda domani alle 21.15 su Rai 5. L’ispirazione di Volpini parte dalle opere di Mozart, in primis la trilogia scritta con Lorenzo Da Ponte. Il balletto è ambientato nel giardino di una villa dove un’orchestra da camera suona i quartetti e quintetti di Mozart, con echi e rimandi al mondo del compositore. Come per illusione, dai chiaroscuri del giardino labirintico affiorano personaggi mozartiani - Figaro, il Conte di Almaviva, Susanna e Rosina, Don Giovanni e Leporello, Fiordiligi, Dorabella Ferrando e Guglielmo - in un viaggio nell’universo mozartiano che ammicca con leggerezza e ironia al Settecento anche nelle scenografie e nei costumi, e popola il giardino di danze virtuosistiche che si susseguono in maniera dinamica e veloce con continui cambi di atmosfera. Come in un sogno, tutto si mescola. Realtà e illusione si fondono. Scene e costumi di Erika Carretta, luci di Marco Filibeck. Regia tv di Lorena Sardi.Ironia, autoironia, citazione e autocitazione: gli ingredienti di "Splendida Cornice", il programma prodotto da Rai Cultura e condotto da Geppi Cucciari, in onda su Rai3 domani alle 21.25, con un nuovo appuntamento della trasmissione che parte dalla gente, dalle loro storie, dalle notizie della settimana e dai suoi interpreti, da piccole perle di ogni forma dell’arte che meritano un riflettore. In studio il pubblico votante, i "competenti omonimi", il professore d’italiano, la band e gli ospiti con il compito di portare un tema alto a un livello comprensibile da tutti. Insieme a Geppi Cucciari Nicola "Ballo" Balestri, il divulgatore Roberto Mercadini e l’insegnante d’italiano Andrea Maggi. Ospiti di questa puntata gli Articolo 31, Luigi Lo Cascio, Valentina Lodovini, gli Extraliscio con i danzatori Dervisci, Marco Damilano, lo scrittore e poeta Aldo Nove, la scrittrice Valeria Parrella e, in collegamento, Iva Zanicchi. Perché "Speldndida Cornice" parte da una convinzione di fondo: tutto può essere cultura, l’importante è come la usi.

Su Rai Radio 3 'Dantone e Mozart. Senza Mozart' - su Rai5 'David Gilmour Live at Pompei'Joseph Martin Kraus, detto “il Mozart di Odenwald”; Joseph Boulogne Chevalier de Saint-Georges, soprannominato “il Mozart di Guadalupe”; e Andrea Luchesi, le cui opere furono talvolta attribuite a Mozart. Aleggia il genio di Wolfgang Amadeus sul concerto che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai propone domani alle 20.30 in diretta su Radio 3 e in live streaming sul sito di Rai Cultura dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Sul podio è impegnato un grande esperto di musica settecentesca come Ottavio Dantone. In apertura l’Ouverture da Olimpia di Joseph Martin Kraus, scritta nel 1791 insieme ad alcuni altri movimenti da eseguire inframezzandoli all’omonima tragedia di Voltaire. La lunga pagina introduttiva è ad oggi la composizione più nota del suo creatore. Segue il Concerto n. 1 in sol maggiore per violino e orchestra op. 2 di Joseph Boulogne Chevalier de Saint-Georges, affidato a Roberto Ranfaldi, violino di spalla dell’Orchestra Rai. Boulogne si distinse come violinista e compositore nella Parigi della seconda metà del Settecento, dove di trasferì giovanissimo dall’allora Colonia francese di Guadalupe. Noto come il primo compositore classico di origini africane entrato in repertorio, scrisse numerose opere sulla scia dello stile di Mozart e Haydn, sempre con un estremo gusto per il virtuosismo, che caratterizza anche questo suo brillante Concerto. Il nome di Mozart è legato anche al compositore italiano Andrea Luchesi, di cui è in programma la Sinfonia in mi maggiore proposta nella trascrizione e revisione curata da Agostino Granotto. Le opere di Luchesi sono state spesso attribuite a Mozart, ma anche a Haydn, con i quali egli ebbe sicuramente contatti in vita. Fu una sorta di “ghost writer” del classicismo viennese. In chiusura di serata Ottavio Dantone – nato musicalmente come clavicembalista e poi salito sui podi più prestigiosi del mondo, dalla Scala al Festival di Salisburgo, passando per i Proms di Londra – propone uno dei più alti vertici del classicismo viennese: la Sinfonia n. 103 in mi bemolle maggiore di Haydn, detta “rullo di timpano”, un capolavoro di equilibrio e varietà di atteggiamenti espressivi.Luglio 2016: David Gilmour si esibisce nel leggendario anfiteatro di Pompei, all’ombra del Vesuvio, 45 anni dopo avervi suonato per la prima volta durante le registrazioni della storica esibizione “Pink Floyd Live at Pompei”, ripresa da Adrien Maben. Il concerto “David Gilmour Live at Pompei”, in onda domani alle 22.40 su Rai 5, include alcuni brani da solista e alcune perle del repertorio dei Pink Floyd, tra cui “One Of These Days”, l’unica canzone che è stata anche eseguita al concerto del gruppo nel 1971. Entrambi i concerti hanno visto anche le performance molto speciali di “The Great Gig In The Sky” da “The Dark Side Of The Moon”, che David Gilmour interpreta raramente come solista. Il ritorno a Pompei è stato documentato dal regista Gavin Elder in 4K.Il primo spazio della puntata di Elisir, il programma di medicina condotto da Michele Mirabella e Benedetta Rinaldi con Francesca Parisella, in onda domani alle 10.30 su Rai 3, sarà dedicato al mal di schiena: quali sono le patologie più frequenti e in che modo si possono curare? Risponde, in studio, il professor Calogero Foti, docente di Medicina Fisica e Riabilitativa presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Nello spazio “10 minuti su…” la discussione verterà su un ortaggio di stagione molto apprezzato, il carciofo, con la professoressa Marina Carcea, dirigente tecnologo del Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione CREA. A seguire, nel “Mi dica dottore”, il focus sarà sul sudore, con la professoressa Lucia Lospalluti, dermatologa al Policlinico di Bari - Ospedale Giovanni XXIII. Infine, nello spazio “Vero o Falso”, analisi degli errori più comuni sulla pulizia degli elettrodomestici con la professoressa Giuseppina Tantillo, docente di Sicurezza degli Alimenti all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

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