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Monetizzare i contenuti con Tip Jar di Twitter

10 maggio 2021 | 08.00
LETTURA: 2 minuti

La funzione permette di lasciare in modo attivo mance e donazioni ai creatori di contenuti sulla piattaforma di microblogging. Senza riempirsi di pubblicità associate alle visualizzazioni.

Monetizzare i contenuti con Tip Jar di Twitter

Anche su Twitter gli utenti possono ricevere un riconoscimento economico tangibile per la qualità e l’utilità dei propri contenuti. Quello che è diverso dagli altri social - dove si guadagna grazie alla pubblicità in base alla popolarità dei contenuti - è il sistema “peer to peer” del pagamento: grazie all’integrazione di Tip Jar all’interno del profilo Twitter, ogni utente può decidere di supportare il proprio content creator preferito con una donazione libera.

“Vi abbiamo visti lasciare il link Paypal dopo che il vostro tweet è diventato virale. Vi abbiamo visti pubblicare il vostro Venmo per un compleanno, o quando avevate avuto bisogno di un aiuto in più, ora abbiamo fatto in modo di rendervi più facile supportarvi a vicenda” ha scritto la product manager Esther Crawford. Già, perché la pratica di inviare e ricevere denaro tramite Twitter esisteva da tempo, ma adesso diventa una feature integrata nella piattaforma. Non è ancora disponibile per tutti (il primo discrimine è utilizzare il social in inglese) ma presto, annunciano dal quartier generale, la possibilità di lasciare e incassare mance e donazioni sarà progressivamente ampliata.

Tramite Tip Jar su Twitter si accederà direttamente ai servizi di pagamento scelti, senza nessuna commissione per la piattaforma. Al momento, come metodi, si possono selezionare Spaces (solo su Android), Bancamp, CashApp, Patreon, Venmo e PayPal. Proprio l’uso di PayPal ha destato qualche prima perplessità: già poche ore dopo il lancio della nuova funzione alcuni utenti si sono detti preoccupati per via del protocollo di sicurezza PayPal che include obbligatoriamente l’indirizzo di spedizione di chi invia denaro. In pratica, inviando una donazione condividiamo con il ricevente anche il nostro indirizzo personale. La risposta di Twitter è stata immediata: non è un problema nostro, ma possiamo avvertire gli utenti di fare attenzione a quali dati vengono scambiati.

Piccoli aggiustamenti a parte, l’elemento più interessante sta nella differenza ontologica di Twitter rispetto agli altri social. Rapido e snello, ma non per questo superficiale, è il luogo dove avvengono dibattiti e si pubblicano notizie, molto più che su Facebook o Instagram. È il social più colto e ricco (stando all’analisi demografica degli iscritti), è il luogo dove si va quando sta accedendo qualcosa nel mondo. Il live tweet di eventi supera come tempestività e quantità di informazioni la capacità di qualsiasi organo di stampa.

Ed è gratis. La possibilità di remunerare i nostri content creator preferiti in base alla loro qualità, e con un gesto conscio (non passivo come il meccanismo che collega visualizzazioni e pubblicità), è quello che fa davvero la differenza. Il pagamento infatti, usando Tip Jar, avviene su base volontaria da utente a utente, e non come forma di abbonamento o con prezzi prefissati. Si tratta di donazioni libere (tips, appunto: mance) che premiano gli autori di contenuti e conversazioni più interessanti e coinvolgenti.

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