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Monopoli su 255 Gratta e Vinci sfortunati: "No ai rimborsi facili"

06 ottobre 2016 | 16.25
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

"L'amministrazione, che è in prima linea nell'imporre la massima tutela dei soggetti vulnerabili nell'ambito del circuito legale, contrasterà con tutti i mezzi a sua disposizione i comportamenti opportunistici che quella tutela tendono a strumentalizzare". E' il commento dell'Agenzia delle dogane e dei Monopoli in relazione alla sentenza di martedì di un giudice di pace con cui la società Lotterie Nazionali è stata condannata a rimborsare un 29enne di Vallo della Lucania perché i Gratta e Vinci non riportavano, come previsto dal decreto Balduzzi, né le probabilità di vincita né le avvertenze sul rischio della dipendenza dal gioco.

Secondo l'Agenzia le informazioni sulle probabilità di vincita sono sempre state consultabili sulla base di quanto previsto dalle normative di riferimento, disponibili quindi presso i punti vendita, sui siti internet dell'Amministrazione dei Monopoli e del concessionario e, da circa un anno, sui tagliandi stessi, sia pur in forma sintetica.

L'Agenzia ha inoltre specificato che le probabilità di vincita del Gratta e Vinci non sono remote, ma "cambiano ovviamente in ragione dell'ammontare dei premi. Per i premi più piccoli sono elevatissime, pari ad almeno una vincita ogni tre o quattro tagliandi". Riferendosi inoltre al fatto che il 29enne si è rivolto al giudice portando con sé 255 tagliandi, l'Agenzia rileva come "raccogliere in un certo arco di tempo un notevole numero di tagliandi perdenti è alla portata di tutti. Basta giocare molto, accantonare i biglietti perdenti" oppure raccoglierli per strada o nei cestini vicino ai punti vendita.

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