Nelle parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky colpisce la "drammaticità" di quello che racconta, la stessa che consegnano le immagini della guerra trasmesse dai media. A sottolinearlo con l'Adnkronos è monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale (Catania) e presidente della Conferenza episcopale siciliana (Cesi), dopo il video collegamento di Zelensky con il Parlamento italiano in seduta comune. "Pur non potendo valutare dal punto di vista politico le dichiarazioni del presidente Zelensky - dice monsignor Raspanti all'Adnkronos -, colpisce la drammaticità di ciò che racconta e di quello che vediamo attraverso le immagini: l'esasperazione, il grandissimo dolore di quest'uomo che incarna quello del suo popolo".
Davanti alle sue parole che raccontano l'orrore della guerra il sentimento più immediato è la vicinanza. "Ciò che suscita subito è solidarietà, voglia di aiutare" dice ancora il presidente della Cesi, pensando a "quanto dolore drammatico si sta vivendo, credo anche in tantissimi soldati russi, molti dei quali sono morti". Da qui l'auspicio. "Siamo vicini al popolo ucraino, preghiamo perché si faccia tutto quello che è possibile per invocare il cessate il fuoco e il dialogo, perché si arrivi a dei compromessi che mettano buone premesse per una pace, possibilmente lunga e duratura", conclude monsignor Raspanti.