"Una vicenda sgradevole, sia nel merito che nel metodo. Esprimo stupore e sconcerto per una richiesta inaccettabile". Così, all'Adnkronos, Alberto Malvolti, presidente della Fondazione Montanelli Bassi di Fucecchio (Fi), istituita per volontà di Indro Montanelli nel 1987, commenta la richiesta di rimuovere da Milano la statua dedicata al giornalista.
"Si vuole usare strumentalmente un singolo episodio della vita giovanile di Montanelli - il matrimonio con una ragazza minorenne in Etiopia, peraltro che non comportò nessuna violenza e che fu condiviso pubblicamente dalla popolazione abissina - sostiene Malvolti - per colpire un personaggio famoso e così richiamare una vasta attenzione".
"A parte che a Montanelli le statue non piacevano (una volta disse che servono solo per essere prese di mira dagli escrementi dei piccioni), trovo assurdo che si chieda di rimuovere un omaggio a un grande milanese adottivo che ha amato Milano, la città dove ha lavorato e vissuto, e che ha contribuito ad accrescerne il prestigio nel mondo", conclude Malvolti.