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Agricoltura: Mps e Cia insieme per facilitare accesso al credito

05 agosto 2014 | 17.08
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L'offerta prevede un'ampia gamma di prodotti e servizi per soddisfare le esigenze dei differenti comparti di attività di tutta la filiera, anche alla luce della centralità dell'attività agricola nell'economia del Paese

© Atlantide Phototravel/Corbis
© Atlantide Phototravel/Corbis

Banca Monte dei Paschi di Siena e Cia-Confederazione italiana agricoltori hanno siglato un importante accordo commerciale per favorire l'accesso al credito delle imprese associate. L'offerta prevede un'ampia gamma di prodotti e servizi per soddisfare le esigenze dei differenti comparti di attività di tutta la filiera, anche alla luce della centralità dell'attività agricola nell'economia del Paese.

Accanto ai prodotti tradizionali, come il credito agrario di conduzione e anticipo contributi pubblici, vengono messi a disposizione soluzioni di finanziamento dedicate ai settori lattiero-caseario e vitivinicolo (conto latte, reimpianto vigneti e invecchiamento "Grandi Vini"), al fotovoltaico e allo sviluppo delle imprese rurali (prestito di dotazione, acquisto "Grandi Macchine" e leasing mezzi agricoli), oltre all'offerta di una vasta gamma di soluzioni assicurative innovative multigaranzia per i bisogni di protezione collegati alla persona e al patrimonio sviluppati da Axa Mps.

"Presentarsi sul mercato con una vasta gamma di offerte rappresenta un chiaro segnale di fiducia nei confronti delle aziende del settore primario - commenta Paolo Pellegrini, responsabile Servizio Marketing Strategico Retail di Banca Mps -. L'accordo siglato con la Confederazione italiana agricoltori dimostra che Mps crede fortemente nelle potenzialità del comparto agroalimentare e conferma la nostra volontà di continuare a sostenere finanziariamente il sistema delle imprese agricole, attraverso misure creditizie che rispondono alle esigenze attuali del mondo imprenditoriale". "Proprio le difficoltà di accesso al credito, insieme alla burocrazia elefantiaca, sono i due iceberg che rischiano di far affondare le imprese agricole, in particolare quelle giovani a cui le banche sono più restie a concedere prestiti - spiega Dino Scanavino, presidente nazionale della Cia - per questo è importante l'intesa siglata oggi che, grazie anche alle condizioni più favorevoli previste dalla convenzione, può consentire alle aziende del comparto di tornare a fare investimenti e innovazione. Per riprendere la strada dello sviluppo bisogna scommettere sull'agroalimentare, un asset unico del Paese che vale oltre il 15 per cento del Pil".

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