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Monti (Adsp Sicilia occidentale): 'Un dry port in zona Brancaccio'

11 novembre 2022 | 19.03
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Monti (Adsp Sicilia occidentale): 'Un dry port in zona Brancaccio'

Un porto a secco nella zona industriale di Brancaccio per decongestionare il traffico in via Crispi. E' una delle misure previste nell'accordo quadro firmato dal presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che punta alla rigenerazione del waterfront cittadino con interventi anche sul mercato ittico e il Foro italico. "I dry port esistono dappertutto - ha spiegato Monti -. Si tratta di aree in cui i camion vanno e in orari concordati, attraverso una piattaforma informatica, che noi stiamo realizzando con gli armatori, possono poi muovono senza creare problemi alla città.

Entro Natale la nuova area potrebbe già essere pronta. "Non è la soluzione definitiva, ma quella più immediata per ridurre l'impatto del traffico sulla città", ha detto l'assessore comunale alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta, spiegando che la nuova area di 'decantazione' sorgerà nella "parte sud della città", in una zona "già impermeabilizzata e adeguatamente connessa con l'autostrada e la circonvallazione". Per fluidificare il traffico lungo via Crispi, inoltre, si lavora a un accordo tra il Comune e l'Autorità portuale per una presenza costante della Polizia municipale nelle giornate di domenica e lunedì. Un servizio che sarà cofinanziato dalla stessa Autorità portuale. "Serve perché sia possibile attivarlo una modifica in Consiglio comunale del regolamento", ha spiegato Monti.

"La progressiva convergenza degli obiettivi di sviluppo tra porto e città, l’allineamento dei tempi, le azioni condivise e le forme di gestione degli spazi - ha sottolineato il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale - rendono sempre più vicina l’integrazione tra gli ambiti funzionali più propriamente portuali e quelli pubblici della città. Si tratta di prospettive di cambiamento che richiedono un adeguamento di procedure, di strumenti e di metodi: ripensare le relazioni porto-città vuol dire lavorare su diversi piani, progettuali e procedurali, legati al modo di creare strategie e progetti per l’infrastruttura portuale intesa ormai come parte di città".

L’assessore Carta ha dichiarato che “l’accordo quadro tra il Comune e l’AdSP non si limita a sancire la necessità di una governance comune lungo le aree costiere della rigenerazione urbana per rendere complementari le azioni nell’area portuale e quelle nelle retrostanti e limitrofe aree urbane, ma è un vero e proprio accordo tecnico che mira a ridisegnare il futuro urbanistico di Palermo a partire dal suo waterfront. "L’accordo individua precise questioni e aree sulle quali si gioca il futuro della città in termini di vivibilità, sicurezza, decongestione e attrattività - ha concluso l'assessore Carta - per cui deve esserci non solo condivisione, ma una più efficace progettazione congiunta e azione comune. Un accordo di reciproco interesse a vantaggio della cittadinanza e delle imprese della economia del mare”.

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