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Monza: licenziato perche' fumava all'aperto, giudice lo reintegra

19 marzo 2014 | 16.35
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Il Tribunale di Monza ha condannato un'azienda di Paderno Dugnano a reintegrare un lavoratore, B.C., licenziato perchè aveva fumato in un cantiere all'aperto durante l'orario di lavoro. Il giudice ha disposto anche che al lavoratore siano corrisposte tutte le retribuzioni maturate dal licenziamento alla data di rientro in azienda.

Lo comunica la Fim di Milano che parla di "un grande risultato". Soddisfatto anche Filippo Raffa, difensore di B.C., il quale, a commento della decisione del giudice di Monza, ha evidenziato come il magistrato chiamato a pronunciarsi abbia correttamente riconosciuto la fondatezza della tesi sin da principio abbracciata dalla Fim, con conseguente diritto del lavoratore ad ottenere la tutela reintegratoria e risarcitoria di cui all'art. 18 L. 300/70 come riformato dalla Legge Fornero.

''Troppo spesso nei procedimenti disciplinari - osserva Raffa - ci si concentra sul contenuto della contestazione senza tenere conto del punto di vista del lavoratore e del contesto in cui questa viene comminata''. ''Questa sentenza - dichiara Gianluca Tartaglia, segretario della Fim Milano Metropoli - è importante in quanto sancisce che il reintegro è possibile superando cosi le diffidenze riguardo la Riforma del Lavoro del luglio 2012, che sembrava aver attenuato le garanzie poste a tutela del lavoro e dei lavoratori, dimostrando che anche il sindacato deve provare a cambiare i luoghi comuni che portano a credere che sia impossibile contrapporsi a queste ingiustizie. Questa vicenda conferma che il sindacato praticato e quello che sta tra le persone e non in televisione''.

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