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Monza, nullatente con 1,5 mln nel caveau: denunciato imprenditore

12 agosto 2015 | 13.13
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Monza, nullatente con 1,5 mln nel caveau: denunciato imprenditore

Nullatenente per il fisco, ma non per la Guardia di finanzia che, al termine di una lunga indagine coordinata dalla procura di Monza, è riuscita a sequestrare a un imprenditore brianzolo un milione e mezzo di euro nascosti in un caveau. Sigilli anche per sei immobili intestati alla moglie del finto povero.

Partendo da una segnalazione di un istituto di credito relativa a movimentazioni sospette di denaro contante, i finanzieri di Monza hanno avviato una verifica fiscale nei confronti di una ditta di Mezzago. Il conto finale è risultato salato: omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e un milione di euro di imposte mai pagate. Il titolare dell’azienda, un 46enne con alle spalle diverse condanne per bancarotta fraudolenta e reati fiscali, non compariva.

Ufficialmente la ditta era intestata alla madre, 68enne, ma le carte acquisite dalle Fiamme gialle e le testimonianze dei clienti dell'impresa hanno consentito di denunciare l'imprenditore e la madre, ritenuta sua complice. Nei confronti dei sue indagati è scattato il sequestro preventivo dei beni: sei gli immobili a Trezzo sull'Adda (Milano) per 450mila euro intestati alla moglie dell'imprenditore finiti nella rete dei controlli.

Durante la perquisizione in un ristorante a Vaprio d'Adda, invece, i militari hanno scoperto un caveau ricavato al piano interrato. Un vero e proprio bunker celato dietro un ascensore, al quale si accedeva tramite un pulsante nascosto. All'interno i militari hanno scoperto un vero e proprio 'tesoro nascosto': oltre un milione e 400 mila euro in contanti, 54mila banconote di piccolo e medio taglio subito sequestrato e depositato su un conto a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nei confronti dell'imprenditore è scattata - da parte della Dda di Milano, competente in materia - l'adozione di una misura di prevenzione patrimoniale, "in quanto recidivo e fiscalmente pericoloso" secondo gli investigatori. In questo modo è stato possibile recuperare non solo l'evasione fiscale, ma anche tutti i beni e il denaro che negli anni sono stati accumulati dall’imprenditore, attualmente indagato in due procedimenti a Monza e Milano.

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