Enrico Morando, viceministro all’Economia, e Gennaro Migliore, sottosegretario alla Giustizia, parteciperanno alla tavola rotonda sul ruolo strategico che rivestono le tecnologie nei servizi per il fisco e per i processi giudiziari, promossa dall’Unione Italiana Commercialisti, presieduta da Domenico Posca, che si svolgerà nell’ambito del II congresso nazionale il 28 aprile prossimo a partire dalla ore 9,30 a RomaEventi Piazza di Spagna.
Il futuro dell’innovazione e delle nuove opportunità è rappresentato senz’altro dal patrimonio informativo economico finanziario dei commercialisti : oltre 100 petabyte , il più grande del mondo. Interessante scoprire come i Big data dei commercialisti potranno generare servizi di consulenza ad alto valore aggiunto. Di Big data e di nuove opportunità discuteranno, tra gli altri, anche Giorgio Tonini, presidente della Commissione Bilancio del Senato e Giuseppe Ragusa, direttore del master Big Data Analytics Luiss di Roma.
“Il quadro di riferimento delle Pmi italiane - sottolinea Domenico Posca - evidenzia limiti organizzativi, strategici e finanziari che aprono nuovi spazi professionali ai commercialisti che sapranno cogliere le opportunità sottostanti per aiutare gli imprenditori a crescere sui mercati".
“In ordine allo sfruttamento dei dati, alle Pmi mancano le competenze per massimizzare il valore delle informazioni: solo il 15% delle informazioni sono di tipo business critical. Chief Data Officer e Data Scientist sono presenti in una porzione limitate di aziende, e precisamente nel 17% dei casi i primi e nel 13% i secondi. I commercialisti - osserva il numero uno di Unico - , esperti di numeri e di contabilità, avvezzi all’utilizzo di software aziendali complessi, non dovrebbero perdere questa occasione di diversificazione dell’attività e di specializzazione”.
“La più importante spinta verso l’innovazione riguarda, tuttavia, le tecnologie e la padronanza degli strumenti attraverso i quali governarle per migliorare l’organizzazione del lavoro e poter offrire servizi innovativi e ad alto valore aggiunto. Le Pmi chiedono commercialisti più propositivi e inclini a fornire sostegno, attraverso informazioni e strumenti tecnici, sugli aspetti gestionali. Emergono nuove aree di servizio che riguardano la ricerca di mercati emergenti, il controllo di gestione, la compliance dei processi aziendali. Le tecnologie digitali - conclude Posca - sono fondamentali, tanto che è sempre più forte l’esigenza di relazioni e servizi più informatizzati, in modo da aumentare l’efficienza”.