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Morassut: "Con raddoppio del Peschiera Acea garantirà la sicurezza idrica di Roma"

25 novembre 2020 | 17.47
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Roberto Morassut, sottosegretario di stato per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare
Roberto Morassut, sottosegretario di stato per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare

"Acea sta realizzando una grandissima opera che è il raddoppio del Peschiera, è un’opera straordinaria che vale un investimento di diverse centinaia di milioni di euro. Ne abbiamo parlato con Acea, c’è il procedimento aperto al Ministero dell’Ambiente, lo stiamo seguendo con particolare attenzione perché quell’opera, in un contesto di attenta gestione dal punto di vista ambientale e costruttivo, garantirà la sicurezza idrica di Roma per il futuro. È molto importante perché l’acqua è al centro del discorso legato alla sostenibilità". A dirlo è Roberto Morassut, sottosegretario di stato per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare intervenendo oggi al Sustainability Day di Acea.

“Affrontando il tema dello sviluppo sostenibile delle nostre città - ha aggiunto - dobbiamo considerare che la pandemia ci ha consegnato una condizione di stabilizzazione dell’emergenza, quindi anche i paradigmi debbono declinarsi su una serie di obiettivi: contenimento, risparmio, adattamento, mitigazione, recupero – ha proseguito Morassut – Se parliamo di città nella logica del contenimento e del risparmio, la prima questione è il suolo. Tendenzialmente le statistiche ci dicono che le città tendono ad aumentare di popolazione, con un conseguente aumento della densità. Questo non vuol dire che le città devono ampliare i propri perimetri, anzi noi dobbiamo trovare un meccanismo di sviluppo che contemperi due elementi apparentemente contraddittori".

"In sintesi - ha chiarito Morassut - dovremo abituarci a città più alte e più strette, tecnologicamente molto più avanzate e digitalizzate che permettano un risparmio energetico e delle risorse idriche. Questa è la strada che stiamo imboccando faticosamente e che le grandi capitali europee hanno già intrapreso. Sulle politiche urbane siamo in ritardo ma è un gap che possiamo colmare. In quest’ottica è necessario rendere conveniente per l’impresa e per gli operatori un processo edilizio di nuovo tipo che, senza costi eccessivi, possa favorire interventi sulla città esistente con prestazione migliori dal punto di vista dei servizi”.

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