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L'allarme

Morbillo, perché adesso fa paura

14 luglio 2017 | 12.55
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Casi in aumento e picchi epidemiologici, è allarme morbillo in Italia. Una malattia che inizia, o meglio torna, a far paura. E' di queste ore la notizia della positività al virus della bambina di 16 mesi morta lo scorso 28 giugno all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove era in cura per una meningite contratta a 3 mesi. Ora sono in corso gli accertamenti per stabilire se sia stata la malattia a causare la morte della piccola ma che l'allarme ci sia appare chiaro dai numeri.

I CASI NEL 2017 - Dall'inizio dell'anno sono 3.501 i casi di morbillo in Italia secondo l'ultimo bollettino settimanale curato da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità (Iss), relativo al periodo dal 3 al 9 luglio. Rispetto alla precedente rilevazione (26 giugno-2 luglio), le infezioni sono 155 in più.

I DECESSI - I casi di decesso in Italia nel 2017 attribuibili al virus sono due: una bimba di 9 anni, che soffriva di una malattia genetica complessa e non era stata vaccinata, morta ad aprile scorso a Roma e un piccolo di 6 anni, malato di leucemia, deceduto a giugno corso a Monza per complicanze legate al morbillo.

LA FASCIA PIÙ COLPITA - La fascia d'età più colpita, secondo quanto emerge dal bollettino, resta quella fra i 15 e i 39 anni (56% dei casi), mentre l'età media dei pazienti è 27 anni.

LA MAPPA DEI CASI - Quanto alla 'mappa' dei casi, il primato, sempre secondo il bollettino, è del Lazio, a quota 1.155 infezioni registrate, che continua a staccare le altre Regioni. Seguono infatti il Piemonte fermo a 599 casi, la Lombardia salita a 551 e la Toscana (344).

COS'E' IL MORBILLO - Il morbillo è una malattia infettiva, molto contagiosa, causata da un virus del genere morbillivirus che, una volta contratta, dà immunizzazione. Dura tra i 10 e i 20 giorni.

I SINTOMI - "I primi sintomi - si legge su Epicentro, il portale di epidemiologia a cura dell'Istituto superiore di sanità - sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare l’eruzione cutanea caratteristica (esantema), composta di piccoli punti rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo. L’eruzione dura da 4 a 7 giorni".

IL CONTAGIO - Il morbillo è tra le malattie più facilmente trasmissibili. "Il contagio - spiega sempre il portale - avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce".

L'INCUBAZIONE - Il periodo di incubazione dura una decina di giorni. Si è contagiosi fino a 5 giorni dopo l’eruzione cutanea. Il picco massimo si raggiunge tre giorni prima, quando si ha la febbre.

LA TERAPIA - Non c'è terapia specifica, si procede quindi trattando i singoli sintomi come somministrando il paracetamolo per far scendere la temperatura.

IL VACCINO - Il vaccino è l'Mpr, un trivalente che fa da scudo, oltre che al morbillo, anche alla parotite e alla rosolia. Si consiglia di somministrare la prima dose tra il 13esimo e il 15esimo mese di vita, con un richiamo intorno ai 6 anni. Il vaccino è tra quelli obbligatori per l'iscrizione a scuola previsti dal decreto Lorenzin.

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