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Padova

Morì dopo rifiuto chemio, genitori condannati

20 giugno 2019 | 15.34
LETTURA: 4 minuti

Due anni in appello per omicidio colposo a Lino e Rita Bottaro, i genitori di Eleonora che nel 2016 si ammalò di una grave forma di leucemia e che decise di non farsi curare con la terapia tradizionale. La madre: "Credo nella giustizia divina"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Al processo di appello, il tribunale di Padova ha condannato a due anni a testa (ma la pena è stata sospesa) Lino e Rita Bottaro, i genitori di Eleonora che nel 2016 si ammalò di una grave forma di leucemia e che decise di non farsi curare con la terapia tradizionale, la chemioterapia. La ragazza, allora minorenne, invece si curò con il metodo Hamer a base di vitamine e cortisone. Nel giudizio di primo grado i due genitori di Eleonora erano stati assolti.

Nel corso del processo di oggi, è emerso come Eleonora fino all’ultimo momento fosse convinta che sarebbe guarita con questo metodo. Morì 15 giorni dopo aver compiuto 18 anni, il 29 agosto del 2016. Secondo il Pm Valeria Sanzari, che indagò la madre e il padre di Eleonora per "omicidio colposo aggravato dalla prevedibilità dell’evento", la ragazza non ebbe mai modo di costruire una propria libertà di scelta delle cure, in quanto sarebbe stata plagiata dai genitori stessi.

''Credo nella giustizia divina, non ho sbagliato nulla, rifarei tutto quello che ho fatto, solo Dio sa quanto ha sofferto mia figlia" ha detto Rita Bottaro, mamma di Eleonora. "Sono profondamente convinta che tutto ha un senso, nulla avviene per caso, e io sono a disposizione della giustizia divina". In una prima sentenza i due genitori erano stati assolti dal reato di omicidio colposo. Differente la sentenza di oggi, e l'avvocato Raffaella Giacomini che difendeva i due genitori di Eleonora, oggi dopo la sentenza di condanna ha sottolineato: "Voglio aspettare la deposizione delle motivazioni della sentenza per capire il percorso logico-giuridico che ha portato a questa sentenza che ricordo è diversa da quella di primo grado e che era stata di proscioglimento, anche perché in tutto il processo non è stato portato alcun nuovo elemento. In ogni caso, interporremo appello".

La teoria alla base del metodo ideato dal medico internista tedesco Ryke Geerd Hamer "non ha nulla di scientifico, e anzi contraddice molto di ciò che si sa essere dimostrato sul funzionamento del corpo umano e sullo sviluppo delle patologie tumorali". E non esistono prove scientifiche della sua efficacia contro queste patologie. A fare chiarezza è il sito anti-fake news 'dottoremaeveroche' della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), che dedica un articolo al tema. Alla base del concetto di Nuova Medicina Germanica, sviluppato negli anni '80 da Hamer (e nota anche come Metodo Hamer), "c'è l'idea per cui ogni malattia fisica rappresenterebbe in realtà la manifestazione di un conflitto psichico. Le patologie organiche sarebbero naturali reazioni dell'organismo a una sofferenza emozionale che gli impedisce di vivere in serenità. Di conseguenza, i trattamenti proposti dalla Nuova Medicina Germanica prevedono la risoluzione della tensione psicologica alla base del problema fisiologico, spesso senza bisogno di farmaci o di altre terapie organiche, considerate inutili e dannose. Infatti, dietro il Metodo Hamer si nasconde un'opinione molto netta, oltre che razzista, nei confronti della medicina moderna, la quale farebbe parte di una complessa cospirazione ebraica finalizzata a ridurre il numero di non ebrei".

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