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Morisi, Iezzi: "Non ha inventato lui odio in rete, ma Pd e M5S"

30 settembre 2021 | 13.30
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Il fedelissimo di Salvini: "Vediamo se domani nei giornali Lucano sarà in prima pagina'

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

L'inchiesta su Morisi "probabilmente ci penalizza, ma non esiste vicenda Morisi, è cosa personale, senza evidenze giudiziarie". Così all'AdnKronos Igor Iezzi, fedelissimo di Salvini, alla guida dal 2019 della vecchia Lega nord commissariata e amico di Luca Morisi, il guru dei social, incappato in una storia di droga e festini. E difende l'operato della Bestia, la macchina social creata proprio da Morisi, finita nel mirino per le presunte campagne d'odio verso gli avversari politici, i migranti e gli spacciatori: "Non sono d'accordo, non ci sono state campagne di quel tipo, anzi, vorrei ricordare come l'odio in rete non l'ha inventato Morisi, piuttosto è ciò che Pd e M5S fanno da anni, il 'vaffa' è cosa che loro usano da tempo, come è noto".

Una vicenda alla Berlusconi, di feste private? "Neanche, perché lì c'era l'ipotesi di sesso con minorenni, mentre nel caso di Luca abbiamo uno che a casa sua ha fatto sesso con persone adulte, magari anche un terzetto, ma non c'è alcun reato". "Penso - aggiunge - che abbia sbagliato a livello personale, ma pare che l'ipotesi di reato di cessione di droga stia pure scemando".

"I giornalisti si sono buttati sulla notizia di Morisi - accusa - Vediamo se domani la vicenda Lucano avrà lo stesso rilievo, in prima pagina". "Lucano è stato condannato a 13 anni, perché lucrava sulla pelle degli immigrati, Lucano è famoso come Morisi, il simbolo di un modo di gestire l'immigrazione, è stato un simbolo di un percorso come lo è stato Morisi per la Lega".

"Nessuno scontro nella Lega, anche Giorgetti si sta spendendo a favore dei nostri candidati", ha detto ancora Iezzi facendo quadrato: "La linea è la stessa per tutti - dice all'AdnKronos il deputato milanese, vicinissimo a Salvini che gli ha affidato la guida del vecchio Carroccio in dismissione - . Ieri, i ministri della Lega, che i giornalisti dicono fare la guerra a Salvini, non hanno votato sulla proroga per le firme per il referendum sulla cannabis, quindi non vedo fratture tra di noi".

Anche Giorgetti non è un caso: "Certo - dice - le sue parole su Roma e Milano sembravano quasi sfiduciassero Michetti e Bernardo, ma non è così, lui stesso ha precisato, ora verrà di nuovo qui, a Milano per fare dare una mano, vedrà gli imprenditori, sta girando tantissimo".

"Finora sia la Lega Nord, che Lega per Salvini premier, non hanno fatto i loro congressi per il Covid", assicura il commissario del Carroccio. "Per quanto riguarda il partito che seguo direi che non c'è alcuna fretta, noi abbiamo fatto il congresso nel 2019". "Lsp - conclude - riparte dalle sezioni, dai congressi provinciali, come ha detto Salvini, lì c'è un percorso già avviato...".

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