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Moro: Giovanardi, ‘Persichetti? Surreale a 40 anni da fatti ricercatore rischi processo’

16 giugno 2021 | 14.41
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"E' surreale che a più di 40 anni dai fatti, un qualsiasi ricercatore che renda pubbliche documenti nuovamente sottoposti al segreto rischi un procedimento penale". A dirlo all’AdnKronos è l’ex senatore Carlo Giovanardi, già membro della commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro, commentando l’inchiesta della procura di Roma sull’ex Br, oggi ricercatore storico, Paolo Persichetti, accusato di associazione sovversiva finalizzata al terrorismo e il favoreggiamento. Inchiesta con al centro la divulgazione di materiale riservato "acquisito e/o elaborato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul sequestro e l'omicidio di Aldo Moro", si legge nel decreto firmato dal sostituto Eugenio Albamonte.

"Il 27 giugno sarà il 41esimo anniversario della strage di Ustica – osserva Giovanardi - e le sconvolgenti carte sulle minacce dei palestinesi nei confronti dell’Italia non sono ancora note. Io le ho potute leggere in quanto componente della Commissione d’inchiesta sulla morte di Moro, ma se le rendessi pubbliche sarei incriminato".

E così, spiega Giovanardi, "Purgatori e la Bonfietti possono continuare a raccontare balle cosmiche su Ustica, ma storici, giornalisti e ricercatori non possono, dopo 41 anni, conoscere le carte. Carte su cui il segreto di Stato è stato tolto, altrimenti non avrei potuto visionarle nemmeno io, ma sono state classificate ‘segreto’ e ‘segretissimo’".

"Quando il 30 giugno dell’anno scorso incontrai a Palazzo Chigi l’allora direttore del Dis Gennaro Vecchione – sottolinea Giovanardi -, mi fece presente che, per questioni di interesse nazionale, anche dopo 40 anni il carteggio dei palestinesi del ’79-’80 doveva rimanere coperto. Io gli feci notare che era comprensibile per alcuni documenti, ma chiesi come fosse possibile continuare a tenere classificate come ‘segreto’ e ‘segretissimo’ quelle carte mentre Purgatori e Bonfietti possono raccontare ciò che vogliono contro i militari, contro gli americani, contro i francesi e sulla fantasiosa battaglia aerea. E' surreale – conclude Giovanardi - che dopo più di 40 anni, in un paese come l’Italia, studiosi e storici non possano andare a verificare le fonti".

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