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Morte Ciro Esposito, ferite al ventre di De Santis erano già state refertate

24 settembre 2014 | 16.37
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I medici del centro clinico del carcere di Regina Coeli avevano già riscontrato quelle ferite prima ancora che ne parlassero i colleghi dell'ospedale Belcolle di Viterbo. La Procura: il coltello a serramanico sul luogo della sparatoria era dei tifosi napoletani

Daniele De Santis (Da suo profilo Facebook)
Daniele De Santis (Da suo profilo Facebook)

Le ferite di arma da taglio riscontrate nell'addome di Daniele De Santis erano state riscontrate dai medici di Regina Coeli prima ancora che ne parlassero i medici dell'ospedale Belcolle di Viterbo. La circostanza emerge oggi nell'imminenza dell'esame, in incidente probatorio, della perizia redatta dal Racis su tutti i fatti che accaddero il 3 maggio scorso quando ci furono gli scontri e i ferimenti nell'imminenza della partita di Coppa Italia Fiorentina-Napoli.

In particolare i medici del centro clinico del carcere di Regina Coeli refertarono la mattina dell'8 maggio, quando De Santis fu trasferito al carcere, che il tifoso giallorosso tragicamente protagonista degli scontri - essendo stato lui a sparare contro l'ultrà napoletano Ciro Esposito che poi morì - aveva ferite da taglio ai fianchi oltre a una ferita lacero contusa alla fronte.

La circostanza emerge dall'esame della documentazione clinica acquisita dalla Procura della Repubblica di Roma nell'ambito dell'inchiesta sugli scontri. Documentazione da cui emerge che De Santis dopo gli scontri fu trasferito al Policlinico Gemelli, che dopo poche ore per motivi di sicurezza fu trasferito al Policlinico Umberto I e poi dopo diversi giorni a Viterbo all'ospedale di Belcolle.

Durante il ricovero al Gemelli i medici diagnosticarono dopo una tac soltanto le fratture riportate durante gli scontri. Particolarmente grave era quella a una caviglia che ha richiesto un intervento operatorio. A confermare l'esistenza di ferite da taglio ai fianchi furono poi i medici dell'ospedale Belcolle quando il 25 giugno (quel giorno De Santis venne trasferito a Viterbo per motivi di sicurezza in seguito alla morte di Ciro Esposito) sottoposero a medicazione l'ultrà giallorosso.

Quanto poi al possesso del coltello a serramanico raccolto dagli investigatori sul luogo della sparatoria, è stato attribuito dagli investigatori ai tifosi partenopei. E' quanto si legge nel capo di imputazione che la Procura della Repubblica di Roma ha contestato nell'ambito dell'inchiesta a Ciro Esposito, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti. A loro i pubblici ministeri hanno contestato, oltre al concorso in rissa, d'aver portato in luogo pubblico il coltello a serramanico di colore argento con il manico di simil legno. Gli accertamenti del Racis hanno rilevato su questo oggetto tracce ematiche del solo De Santis. Non è escluso che questo fatto sia tra quelli presi oggi in considerazione nell'incidente probatorio che si svolgerà davanti al gip Giacomo Ebner.

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