Il comitato dei garanti del Comune di Pisa ha detto sì al nuovo quesito per il referendum consultivo contro la moschea a Porta a Lucca. Il comitato - organo eletto dal Consiglio comunale e deputato a decidere sull'ammissibilità del referendum - ha deciso dopo un incontro avvenuto lo scorso 22 marzo con lo stesso Comitato #NoMoschea, promotore del referendum, presieduto da Luca Cuccu, esponete di Forza Italia.
Il comitato dei garanti aveva per ben due volte non accolto il quesito referendario (in un primo momento perché erano state rilevate delle incongruenze, in un secondo momento perché non appariva conforme ad alcune norme dello statuto comunale); ora, invece, dopo questo nuovo incontro, è stato approvato il nuovo quesito.
Nella domanda che verrà sottoposta al giudizio dei cittadini si legge: "Volete voi che la particelle n.443 foglio 11, così rappresentato al catasto del Comune di Pisa, attualmente destinata a 'edifici per il culto', con deliberazione del Consiglio Comunale n.11 del 4.4.2013, sia destinata a 'verde privato'?"
Il comitato promotore del referendum ora dovrà raccogliere le firme necessarie che dovrebbero essere, come recita lo statuto comunale (articolo 58) il 2,5 % del corpo elettorale che ammonta a 71.760 elettori per cui occorrono 1.794 firme.
"Ringrazio il comitato dei garanti per il lavoro svolto – ha così commentato Ranieri Del Torto, presidente del Consiglio comunale - anche nello spirito dello Statuto Comunale che riconosce e incentiva la partecipazione dei cittadini alla vita politica. Ora attendiamo gli sviluppi successivi della procedura per capire se e quando i cittadini pisani saranno chiamati a pronunciarsi su questo quesito".
Il comitato dei garanti è stato nominato dal Consiglio comunale lo scorso 14 gennaio. E' composto dall’ex magistrato Dania Del Rosso, dall’avvocato Nicola Pignatelli e dal docente universitario Marco Romboli. Dania Del Rosso svolge, come previsto dal regolamento, le funzioni di presidente del comitato dei garanti stesso. Tutti i membri del comitato dei garanti svolgono le loro funzioni a titolo gratuito e rimarranno in carica fino al termine della legislatura.