"La sospensione è un atto dovuto nel momento in cui un dipendente pubblico viene arrestato", ha spiegato il governatore Luca Zaia. "Non essendo più arrestati, facciamo la riassunzione" sottolineando che "ovviamente non torneranno nel loro precedente posto di lavoro"
Col venire meno dell'arresto, che era avvenuto nell'ambito dell'inchiesta sul Mose, la Regione Veneto ha reintegrato i suoi funzionari Giuseppe Fasiol e Giovanni Artico, dipendenti dell'ente che erano stati sospesi. "La sospensione è un atto dovuto nel momento in cui un dipendente pubblico viene arrestato", ha spiegato il presidente della Regione, Luca Zaia. "Non essendo più arrestati, facciamo la riassunzione", ha detto oggi, sottolineando che tuttavia "Ovviamente non torneranno nel loro precedente posto di lavoro". "Attendermo di leggere le motivazioni e saranno in disponibilità dell'ufficio del Personale", ha concluso Zaia.