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Mostre: 'FermoImmagine', al via la personale di Vittorio Campana

24 marzo 2023 | 16.58
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Fino al 2 aprile presso Avangardysta bunker creativo Roma

Mostre: 'FermoImmagine', al via la personale di Vittorio Campana

Inaugura oggi 'FermoImmagine: sintesi di un istante', mostra personale dell’artista romano Vittorio Campana che resterà aperta al pubblico presso Avangardysta bunker creativo fino al 2 aprile. Venti le opere fotografiche esposte, suddivise in tre sale, che tramite l’utilizzo della luce puntano a suscitare emozioni e raccontare storie: Cogliere l’attimo (Sala 1), Livorno: una terrazza sul mare (Sala 2), Dal classico al moderno (Sala 3).

Linee, luci, ombre: tre elementi che caratterizzano gli scatti dell’autore il cui percorso artistico è contrassegnato dalla ricerca di linee essenziali, dalla fotografia di architettura alla natura, dando vita a immagini forti e rigorose. Via ogni elemento ‘disturbante’ per la composizione: restano le linee decise dei rami e le silhouette degli alberi, riflessi e ombre create dall’architettura delle città, colori spesso azzerati dal bianco e nero, luce e buio che scolpiscono le strade. Nascono così le opere fotografiche denominate 'Trasparenze' il cui processo consiste in più scatti, una volta scelto il migliore viene elaborato al computer e stampato su lastra di plexiglas, successivamente montata con elementi distanziatori ad un pannello bianco, tutto supportato dalla corretta illuminazione in grado di restituire, a chi osserva l’opera, una diversa prospettiva.

"Il mio intento -spiega l’artista- è creare nello spettatore la sorpresa nel percepire che l’immagine sul pannello di forex non è un’altra fotografia o un disegno, ma solamente un’ombra che svanisce spegnendo la luce". Nella prima sala, ‘Cogliere l’attimo’, sette scatti che rappresentano il passaggio in cui Campana introduce delle presenze umane in transito. Destinazione ignota, per questo Campana ‘coglie l’attimo’ e l’ignoto. "I personaggi sono presenze frettolose e secondarie che in realtà non lasciano traccia nella fotografia, sono lì solo per far capire che la vita scorre velocemente. Quindi la staticità dell’architettura è in contrapposizione allo scorrere del tempo", dice l’artista. Focus sulle scale che rappresentano passaggi, attimi, ogni gradino è una transizione, un cambiamento, un movimento.

Nella sala due (Livorno: una terrazza sul mare) protagonista è la città ligure con la serie di scatti della Terrazza Mascagni, con il suo pavimento a scacchiera bianca e nera fronte mare, uno dei luoghi più famosi e suggestivi della città. La serie è esposta a colori. Nella terza e ultima sala spazio a musei e luoghi di condivisione. Scatti che invitano lo spettatore a riflettere e a scoprire i luoghi di conservazione, valorizzazione e di cultura tra i più rappresentativi di Roma: Palazzo Barberini, il Maxxi, la Centrale Montemartini e l’Auditorium Parco della Musica.

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