Mps migliora i fondamentali della banca e si guarda intorno in cerca di un partner affidabile per un matrimonio che va nella direzione di una fusione tra popolari. La banca senese conferma il risultato 2015 già anticipato al mercato. L'utile netto di esercizio è pari a 388 milioni di euro includendo l’effetto della contabilizzazione a 'saldi chiusi' dell’operazione Alexandria, effettuata su richiesta della Consob, pari a 500 milioni di euro.
Più opzioni per fusioni - "Continuiamo con la strategia stand alone e nello stesso tempo siamo aperti a qualsiasi opzione di acquisizione e fusione che si possa presentare in futuro", puntualizza l'ad Fabrizio Viola, nel corso della conference call con gli analisti. Nel frattempo, aggiunge, "continuiamo a lavorare per migliorare fondamentali della banca".
Mps cerca un partner per la gestione delle sofferenze - Il cda ha deciso di avviare un progetto per la valorizzazione della piattaforma di recupero crediti in sofferenza che consentirà, attraverso la partnership con un operatore specializzato, di ottimizzare le performance di recupero dei crediti in sofferenza. Attraverso l’aumento dei recuperi, si attende la riduzione dell’ammontare di crediti in sofferenza e una riduzione della volatilità del conto economico. Il cda ha inoltre deciso di approfondire le iniziative finalizzate ad accelerare e incrementare gli obiettivi di cessione di crediti in sofferenza previsti nel piano industriale della banca (5,5 miliardi entro il 2018).
