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Mps-David Rossi, il fratello: "Ora aprire inchiesta per omicidio"

21 dicembre 2021 | 13.22
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"Scena del crimine alterata? Lo diciamo da otto anni"

(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

"L’unica cosa logica è che si apra un’inchiesta per omicidio e nell’ambito di quella indagine si potrà indagare anche su altre eventuali omissioni". Lo afferma all’Adnkronos Ranieri Rossi, fratello di David Rossi, che ha voluto essere presente nei pressi di vicolo di Monte Pio, dove l’ex capo della Comunicazione di Mps fu trovato morto il 6 marzo del 2013 e dove sono in corso i rilievi del Ris a cui la Commissione parlamentare di inchiesta ha affidato nuove perizie.

Le conclusioni che hanno portato la Commissione parlamentare di inchiesta a chiedere nuovi accertamenti "sono cose che diciamo da otto anni sulla base di foto e filmati che abbiamo - sottolinea - Il fatto che sia venuto fuori ora perché un colonnello dei carabinieri ha raccontato che la scena del crimine è stata alterata, noi lo diciamo da otto anni ed è scritto nella nostra opposizione. Ma i magistrati che a Siena hanno archiviato il caso hanno detto che era ‘normale’: l’ufficio era stato alterato per l’attività perquirente. Che vuol dire, che i magistrati possono alterare la scena del crimine?", si chiede.

"Oggi si faranno anche altre prove, come quella del manichino, prove di cadute, anche queste erano state già proposte", continua. Secondo il fratello dell’ex capo della Comunicazione di Mps "l’inchiesta è stata fatta male. L’importante è fare un’inchiesta fatta bene, poi la verità si accetta qualsiasi essa sia".

"Un primo risultato lo abbiamo avuto. Chi diceva che l’indagine era stata fatta in maniera certosina oggi forse si potrà ricredere a meno che non si voglia dire che i parlamentari stanno perdendo tempo" afferma Ranieri Rossi.

Secondo il fratello di David Rossi la Commissione "evidentemente ha analizzato le carte" e deciso di affidare nuove perizie ai carabinieri. "Si deve arrivare alla verità non solo per la famiglia, ma per tutta Siena per mettere una pietra tombale su tutto questo e non continuare a chiedersi se è suicidio o omicidio", dice ai giornalisti.

La perizia più attesa, tra quelle affidate ai carabinieri del Ris, "è la caduta con manichino virtuale per verificare se la caduta è avvenuta dall’ufficio oppure, dubbio che avevano sollevato noi, dalla stanza superiore" afferma all’Adnkronos l'avvocato Paolo Pirani, legale del fratello e della mamma di David Rossi.

L’esame servirà anche a "verificare la compatibilità o meno con una caduta spontanea", aggiunge l’avvocato. "Speriamo che facciano gli accertamenti in maniera corretta e che lavorino sui documenti e sugli atti che abbiamo prodotto già in fase di apertura indagine", conclude. Sull’inchiesta di Genova l’avvocato Pirani non si esprime: "Il fascicolo è aperto per altre ragioni, non per la morte di Rossi. Non entro nel merito, verranno fatti gli opportuni accertamenti".

"Ci aspettiamo che emergano ulteriori elementi che rafforzino il nostro grido di verità, che lanciamo da anni" dice all’Adnkronos l’avvocato Carmelo Miceli, legale della moglie di David Rossi e della figlia Carolina Orlandi. L’auspicio è, osserva il legale, che "con l’ausilio di questi nuovi supporti scientifici, risulti evidente che alcune posizioni David non poteva assumerle, dunque che la possibilità del suicidio venga definitivamente confutata". L’avvocato si augura che "finalmente una procura decida di riaprire l’indagine sulle reali cause della morte. Le indagini sono state archiviate sulla base di atti che, all’evidenza, sono falsati".

"Siamo solo all’inizio dei lavori perché oggi vengono acquisiti dei dati che poi saranno rielaborati dai nostri consulenti in laboratorio e con altre prove nei mesi prossimi" dice in conferenza stampa a Siena il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, Pierantonio Zanettin. "L’ipotesi, che oggi ci viene prospettata - spiega - è che entro tre mesi questo lavoro si possa concludere".

"La Commissione non ha la verità in tasca, è pronta a qualsiasi soluzione, ma bisogna partire dalla volontà di cercare la verità e noi lo stiamo facendo - sottolinea - Siamo aperti a qualsiasi soluzione. La verità del Ris sarà quella che sposerò".

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