Ieri l'ok alla proposta del cda di un aumento del capitale sociale per un importo massimo complessivo di 3 miliardi. La carica di vicepresidente a Roberto Isolani; Profumo rimarrà presidente, ma giusto il tempo di chiudere l'aumento di capitale. Mps sta ricalcolando la richiesta danni a Nomura e pensa a un'aggregazione
Mps altalenante a Piazza Affari. Il titolo registra una flessione dello 0,91% a 0,598 euro dopo aver toccato un massimo di 0,612 euro, all'indomani dell'assemblea che con il voto favorevole del 97,40% degli azionisti presenti ha approvato la proposta del consiglio di amministrazione della banca di un aumento del capitale sociale per un importo massimo complessivo di 3 miliardi. I soci che hanno dato l'ok al bilancio - l'istituto senese ha chiuso l'esercizio 2014 con una perdita di 5 miliardi e 436 milioni di euro - hanno anche deciso che il vicepresidente sarà uno solo, carica che andrà a Roberto Isolani; Alessandro Profumo invece rimarrà presidente, ma solo per qualche mese, giusto il tempo di chiudere l'aumento di capitale.
Sullo sfondo due altri temi: il derivato Alexandria e le aggregazioni. Sul primo punto Mps sta ricalcolando la richiesta danni a Nomura sull'operazione dopo aver letto le carte depositate dalla Procura di Milano nell'indagine penale in corso. Sulle aggregazioni invece la ricerca di un partner per Mps è "legata alla tempistica del capitan plain" e comunque non c'è una data limite prefissata. Le raccomandazione della Bce riguardano "i passi verso un'opera di aggregazione", affinchè siano “definiti nel tempo, e quindi non ci sia eccessiva indeterminatezza", ha l'ad di Banca Mps, Fabrizio Viola.
"Adesso dobbiamo pensare all'aumento di capitale", ha aggiunto Viola. "Passato l'aumento, dedicheremo più tempo" alla ricerca del partner per dar vita a una nuova aggregazione bancaria. "Abbiamo cominciato a dire che ci vogliamo fidanzare - ha scherzato Viola - ma per ora siamo single, puri single, e nemmeno corteggiatori".
