"Ora la strada maestra è quella di chiedere subito a Bruxelles una proroga dei termini per avere dei margini temporali per affrontare il dossier". Ad affermarlo all'Adnkronos è Carla Ruocco, presidente della Commissione d'inchiesta sulle banche ed esponente del Movimento 5 Stelle dopo che le trattative tra il Mef e Unicredit iniziate a luglio sulla potenziale acquisizione di Mps sono state oggi ufficialmente interrotte. "Avevamo già chiesto nei mesi scorsi una proroga dei termini per i negoziati a causa della complessità di una trattativa con un unico acquirente e una data tombale", ricorda Ruocco.
Comunque, rileva la presidente della Commissione d'inchiesta sulle banche, "il problema sarebbe stato maggiore se il Tesoro avesse ceduto su tutto". Ruocco ricorda che "ci dovrebbe essere un limite. E' giusto che ci siano delle condizioni ma ci dovrebbe essere un limite. Le banche, non solo devono tutelare il risparmio, ma hanno anche una funzione che ha una ricaduta sociale importante".
Ora, quindi, "bisogna assolutamente capitalizzare e ottenere con Bruxelles una proroga dei termini per poter ottenere una giusta valorizzazione" di Mps "con degli acquirenti più propensi ad ascoltare le condizioni del Tesoro". In questa trattativa con Unicredit, aggiunge Ruocco, "il Tesoro ha messo i paletti e ha fatto una mossa che ha salvaguardato le casse dello Stato, i cittadini. E' un segnale positivo". Il dossier, conclude, "resta sul tavolo della nostra commissione".