Con un'ordinanza, Giuseppe Torchia, ha disposto l'uccisione a vista della mucca scappata il 14 luglio da un allevamento. L'associazione è disponibile a intervenire per individuare una idonea sistemazione dell'animale ed accurate visite fisiche e comportamentali
Eticamente inaccettabile e giuridicamente illegittima. Così la Lav, raccogliendo l'appello di 'Resistenza Animale', giudica l'Ordinanza numero 11 con la quale il sindaco di Vinci (Firenze), Giuseppe Torchia, ha disposto l'uccisione a vista di una mucca scappata il 14 luglio da un allevamento.
''Con una diffida legale chiediamo l'immediata sospensione e il ritiro in autotutela dell'Ordinanza, poiché non basata sugli accertamenti tecnico-scientifici necessari e quindi espone alla violazione dell'articolo 544 bis del Codice penale, uccisione 'non necessitata' di animale, che prevede la reclusione fino a due anni - ha detto Gianluca Felicetti, Presidente della LAV - per questo abbiamo chiesto a tutti gli organi di Polizia di non eseguirla e al Prefetto un intervento che faccia tornare il Sindaco sui suoi passi''.
La Lav ha già comunicato al Sindaco di Vinci che è disponibile a intervenire al fine di individuare una idonea sistemazione alternativa dell'animale, che lo salvi definitivamente dalla morte, nonché accurate visite fisiche e comportamentali al fine di evitarne l'abbattimento.