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Francia: Muriel Mayette, aprirò porte Villa Medici per parlare di pace e futuro

13 marzo 2016 | 12.02
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Muriel Mayette - (foto Assaf Shoshan)
Muriel Mayette - (foto Assaf Shoshan)

Muriel Mayette - Holzt, attrice, regista, per lunghi anni alla guida della Comédie - Francaise, è la nuova direttrice dell'Accademia di Francia a Roma. Una first lady tra i giardini e i saloni affrescati di Villa Medici, la prima donna nella lunga storia della prestigiosa istituzione, fortemente voluta dal re Sole nel 1666, che quest'anno festeggia i 350 anni di vita.

''La prima cosa che mi ha colpito venendo a Roma è stata la sua bellezza, soprattutto la sua luce - ha raccontato in una intervista all'Adnkronos Muriel Mayette - Holtz- E poi il fascino di questi luoghi''.

La sua investitura, dunque, nell'anno dei festeggiamenti dell'Accademia di Francia a Villa Medici, un tempo proprietà del cardinale Ferdinando de' Medici e successivamente della famiglia dei granduchi di Lorena. Fu Napoleone Bonaparte, nel 1803, a trasferirvi l''Académie de France'.

Tra i 'guest' di Villa Medici Letizia Battaglia, Valeria Bruni Tedeschi, Jacqueline Lichtenstein e Laura Bosetti

Eppure il neo direttore ha idee ben chiare. Uno sguardo al passato per la 'sua' Accademia, un tempo 'abitata' da Ingres, Balthus, Jean-Marie Drot, Fréderic Mitterand, Richard Petruzzi, e un occhio sempre vigile sul presente.

Accanto al sostegno ai giovani borsisti, alla creazione dei laboratori multidisciplinari, all'impulso dato alla creatività contemporanea, Muriel Mayette ha istituito quest'anno 'I giovedi' della Villa', appuntamento con grandi personalità del mondo dell'arte e della cultura che vedrà, tra i protagonisti dei prossimi appuntamenti, il pittore di origine cinese Yan Pei -Ming, la fotografa siciliana Letizia Battaglia, l'attrice e regista Valeria Bruni Tedeschi accanto a Liliana Cavani, Jacqueline Lichtenstein, Laura Bosetti, creatrice di profumi, Jacques Sereys e Jean-Luc Tardieu in scena con un omaggio a 'Sacha Guitry'.

''L'Accademia di Francia a Roma è soprattutto la casa degli artisti - ha ancora spiegato Muriel Mayette - Villa Medici esiste grazie a loro. Forse per questo l'Accademia è viva e vegeta da 350 anni. In continua evoluzione, sperimentazione e creazione. Ed io mi sento, in questo nuovo ruolo, come una sorta di regista, un maestro che deve guidare e dirigere una squadra di meravigliosi artisti e collaboratori''.

Dalle regine Medici a Carla Bruni Sarkozy, la 'forza delle donne' tra la Francia e l'Italia

Prima donna nella storia dell'Accademia di Francia a dirigere la prestigiosa istituzione, Muriel Mayette- Holtz, parigina, 'chevalier de l'ordre national du Mérite' e 'officier des Arts et des Lettres', tra le più alte onorificenze francesi, si è detta ''particolarmente orgogliosa, come francese, ma soprattutto come donna di essere alla guida dell'Accademia''.

''E' giunto finalmente il momento che una donna - ha tenuto ancora a precisare- fosse alla guida di un'istituzione così prestigiosa, quasi un accadimento naturale''. E tra la Francia e l'Italia, nel corso dei secoli, ci sono sempre stati rapporti di straordinaria fedeltà 'al femminile'. Due regine di Francia erano italiane, Caterina e Maria de' Medici, rispettivamente spose di Enrico di Valois e Enrico di Borbone.

Anche l'ex mannequin e oggi 'chansonnier' Carla Bruni Sarkozy è stata una first lady amata e acclamata. A Roma vivono Monique Veaute, alla guida di Romaeuropa Festival, punto di riferimento della cultura internazionale, e da qualche mese si è stabilita nella capitale anche l'étoile di Palais Garnier Eleonora Abbagnato, ritornata in Italia per dirigere il corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma.

'Porte aperte a Villa Medici per parlare di pace e di futuro'

''Tutte donne, è vero - ha proseguito Muriel Mayette - Forze nuove e già consolidate, forze in divenire per la capitale alle quali bisogna aggiungere anche Catherine Colonna, ambasciatrice di Francia a Roma''. In un periodo di migrazioni inesorabili, ma anche di profonde crisi politiche, la cultura rimane per la neo direttrice dell'Accademia di Francia, l'unico possibile collante tra i popoli.

''Ho deciso di aprire le porte di Villa Medici per far incontrare il pubblico con grandi personalità del mondo della cultura e dell'arte, non solo francese, ma anche italiana - ha concluso - per aprire un dialogo, per riflettere, per incontrarsi. Anche per parlare di pace e di futuro. Insieme''

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