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Musica: Emilia Romagna, torna 'Crossroads' con 52 concerti jazz in 3 mesi

22 febbraio 2015 | 16.36
LETTURA: 7 minuti

Oltre 500 artisti coinvolti, tra i big italiani Rava, Fresu e Marcotulli. Torna in Emilia Romagna il festival on the road per eccellenza: Crossroads. Un viaggio attraverso i mille volti del jazz moderno e i variegati paesaggi della regione

Dee Dee Bridgewater - Courtesy of the artist
Dee Dee Bridgewater - Courtesy of the artist

Torna in Emilia Romagna il festival on the road per eccellenza: Crossroads. Un viaggio attraverso i mille volti del jazz moderno e i variegati paesaggi della regione. L’edizione 2015, la sedicesima di questo festival 'globe-trotter', avrà numeri da record, a partire dalla sua durata senza precedenti: dal 28 febbraio sino all’1 giugno.

Per la prima volta Crossroads, con oltre 3 mesi di programmazione, si estende sino a giugno: 52 concerti in 49 serate, oltre 500 artisti coinvolti e, ancora una volta, migliaia di chilometri da percorrere per seguire la kermesse jazzistica nel suo svolgimento itinerante tra una ventina di città.

Di prima qualità anche il cast artistico, che come sempre offre un’ampia selezione di ‘big’ senza rinunciare alle nuove proposte e, soprattutto, ai nomi di grande interesse ma di raro ascolto, specialmente in Italia. Crossroads 2015 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni.

"Crossroads - ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, presentando mercoledì scorso il festival a Bologna - è una delle eccellenze della produzione culturale in regione e riesce a presentare un programma di altissima qualità in una fase in cui le risorse disponibili stanno diventando sempre più scarse".

"In questo senso -ha aggiunto Mezzetti - ci proponiamo entro questa legislatura di triplicare i fondi destinati alla cultura, per permettere così a tante esperienze e imprese in questo campo di continuare a vivere nonostante il venir meno di oltre 4 milioni di euro causato dall’esaurimento del ruolo delle Province".

Si parte dunque al Teatro De André di Casalgrande, dove il 28 febbraio si esibiranno i Cordoba Reunion, formazione tutta argentina raccolta attorno al sassofonista Javier Girotto, da anni sulla cresta dell’onda del latin jazz.

A segnare momenti salienti della programmazione arriveranno poi musicisti capaci di interpretare l’idioma jazzistico da prospettive assai diverse. La cantante Diane Schuur è la portabandiera di un mainstream venato di virtuosismo (celeberrimi i suoi sovracuti), per l’occasione declinato in forma di omaggio a Stan Getz e Frank Sinatra (Rimini, 17 aprile, Teatro degli Atti).

Joshua Redman, col suo trio sax-basso-batteria, incarna un jazz muscolare e vigoroso nel taglio solistico, avventuroso nelle esplorazioni improvvisative (Imola, 21 aprile, Teatro Ebe Stignani). Il sassofonista Jan Garbarek è il creatore di una personale visione lirica, ricca di ‘sentimento’ nordico, che si abbina in maniera singolare agli spunti world del percussionista indiano Trilok Gurtu, ospite d’onore del quartetto del sassofonista norvegese (Piacenza, 15 maggio, Teatro Municipale).

Il flicornista e cantante Hugh Masekela è uno dei più celebri portavoce della musica sudafricana: nella sua lunghissima carriera successi e prestigiose collaborazioni internazionali si affiancano all’impegno sul territorio africano (Correggio, 28 maggio, Teatro Asioli).

Sul fronte italiano spiccano le nuove creazioni musicali del trombettista Enrico Rava, in un poetico duo col chitarrista Irio De Paula (Coriano, 10 aprile, Teatro CorTe), e del vocalist John De Leo, impegnato a ricreare dal vivo Il Grande Abarasse con un’orchestra acustico-tecnologica (Cervia, 8 aprile, Teatro Comunale).

Ma la più sensazionale sfilata di star si avrà a Ravenna, dove dal 2 all’11 maggio si terrà la nuova edizione di Ravenna Jazz, inserita anche quest’anno nel cartellone di Crossroads. Il notevole successo della precedente annata spinge il festival ravennate a proseguire nella sua ritrovata magniloquenza: ben 10 giorni fitti di appuntamenti, con concerti serali al Teatro Alighieri e in vari club della città e dei dintorni, oltre ad appuntamenti pomeridiani nei locali cittadini.

Il calendario di Ravenna Jazz 2015, con la sua ricca sfilata di vocalist, avrà molto da dire (e da far ascoltare) in tema di jazz cantato. Ben quattro dei cinque concerti al Teatro Alighieri avranno per protagonista la voce, a partire dalla data inaugurale del festival, il 2 maggio, quando Dee Dee Bridgewater andrà in scena col suo nuovo progetto dedicato a New Orleans accompagnata daiNew Orleans 7 guidati dal trombettista Irvin Mayfield.

Dopo una jazz diva del genere, sarà parecchio stimolante ascoltare, solo pochi giorni dopo, un’altra grande star del canto afro-americano, Dianne Reeves, che presenterà il repertorio R&B, latino e pop del suo più recente album, Beautiful Life (l’8). Con Gregory Porter, la voce maschile più sensazionale emersa nella black music degli ultimi anni, si completerà il quadro sulla più esaltante vocalità afro (il 10).

Il 7 l’Alighieri ospiterà poi 'Soupsongs',l’omaggio alla musica di Robert Wyatt firmato dalla trombonista inglese Annie Whitehead: uno spettacolo che vanta ormai una lunga storia di successi internazionali e che si avvale di un notevole cast vocale, con Cristina Donà, Sarah Jane Morris e Jennifer Maidman. Musica solo strumentale, e assolutamente travolgente, il 9, con il sestetto di Arturo Sandoval, la più vigorosa tromba del latin jazz.

Le voci saranno protagoniste anche dei concerti nei club: dall’adorabile swing delle Blue Dolls (il 3 al Teatro Socjale di Piangipane) al conturbante impatto emotivo della franco-africana Mina Agossi (l’11, ancora al Socjale). Ma ci saranno anche l’omaggio jazz-hi-tech al capolavoro A Love Supreme di John Coltrane da parte del sax di Francesco Bearzatti e della crew del guru dell’elettronica martux_m (il 4 alCisim di Lido Adriano; nello stesso giorno e luogo si terrà anche un workshop con Bearzatti) e il quartetto del sassofonista Alessandro Scala, impreziosito dalla presenza di Flavio Boltro alla tromba (il 6 al Mama’s Club).

Torna anche quest’anno il concerto a ingresso gratuito 'Pazzi Di Jazz' Young Project, che si svolgerà il 5 maggio sul palco galleggiante sul Canale Corsini 'Candiano' (Darsena di Città). Ne saranno protagonisti ben 250 giovanissimi musicisti, tra orchestra, percussioni e cori diretti da Tommaso Vittorini, Ambrogio Sparagna e Alien Dee; special guest Paolo Fresu.

Si prosegue con il quartetto “Fairgrounds” del batterista Jeff Ballard (Parma, 17 marzo, Casa della Musica), il trombettista Steven Bernstein tra le musiche felliniane di Nino Rota (Lugo, 22 marzo, Teatro Rossini), le canzoni vintage della vocalist texana Hailey Tuck (Modena, 9 aprile, La Tenda), sino al cantautorato jazz-folk del multistrumentista Raul Midón (Rimini, 25 aprile).

Il Jazz Club Torrione San Giovanni di Ferrara spicca poi coi suoi tre concerti: il quartetto del sassofonista Mark Turner (21 marzo), quello del chitarrista Peter Bernstein (28 marzo) e il trio del sassofonista Steve Lehman (18 aprile), pluridecorato dal referendum Top Jazz 2014 (come miglior musicista dell’anno oltre che per il migliore disco e la migliore formazione, nell’ambito del jazz internazionale).

E ancora, Danilo Rea porterà il suo trio con Ares Tavolazzi e David King all’Auditorium Arcangelo Corelli di Fusignano (3 marzo); il trio Guano Padano sarà a Modena il 12 marzo; Raiz e Fausto Mesolella in scena a Solarolo, 19 marzo, mentre i Manomanouche sono attesi a Modena il 26 marzo.

Il trombettista Fabrizio Bosso sarà in 'Tandem' col pianista Julian Oliver Mazzariello a Gambettola il 2 aprile, mentre la pianista Rita Marcotulli si esibirà a Russi il 16 aprile. Ancora lunghissimo il programma che include Cristina Renzetti e Tati Valle, i Quintorigo e Roberto Gatto (Russi, 30 aprile), l’Italian Jazz Orchestra, (Forlì, 1 maggio), Paula Morelenbaum (Massa Lombarda, 20 marzo), Daniel Melingo (Imola, 23 maggio) fino all’inglese Sarah Jane Morris, in duo col chitarrista Antonio Forcione (Massa Lombarda, 8 marzo).

Oltre al 'Ravenna Jazz', Crossroads ospiterà all’interno del suo enciclopedico programma altri tra cui il Cassero Jazz di Castel San Pietro Terme. La parte finale della kermesse, infine, sarà dominata dalle ben dieci serate di Correggio Jazz.

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