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Mutui: Anedda, calo tassi vicino al fondo, è il momento del fisso

05 maggio 2015 | 16.40
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Per Anedda (MutuiOnline) dietro il boom nell'erogazione dei mutui (+50% secondo l'Abi) c'è il fenomeno delle surroghe: "e con il fisso sceso per la prima volta sotto il 2,50%, anche su durate più lunghe, questo tipo di tassi è conveniente e permette di tenersi al riparo dal rischio di aumenti di costo della rata"

Mutui: Anedda, calo tassi vicino al fondo, è il momento del fisso

"Personalmente in passato avevo sempre sostenuto che i tassi variabili permettessero nella vita di un mutuo di avere un risparmio sui costi. Oggi invece con il costo del denaro a valori mai visti, lo scenario è ben diverso e con il fisso sceso per la prima volta sotto il 2,50%, anche su durate più lunghe, questo tipo di tassi è conveniente e permette di tenersi al riparo dal rischio di aumenti di costo della rata". Così Roberto Anedda, Direttore Marketing di MutuiOnline.it, commenta all'Adnkronos lo scenario aperto per le famiglie italiane dall'andamento dei tassi che è alla base del boom nelle erogazioni di nuovi prestiti per l'acquisto di casa cresciuto nel primo trimestre dell'anno - secondo i dati Abi - del 50% rispetto all'anno precedente.

Fra fisso e variabile - osserva - "oggi la differenza è circa di un punto percentuale, che permette di avere risparmi nell'immediato ma in fondo è davvero poco e può essere recuperato in tempi brevissimi. Per capirci, su un mutuo standard da 120 mila euro un aumento di un quarto di punto si traduce in un impatto dai 15 ai 18 euro sulla rata mensile"

Quella in atto sul mercato, aggiunge Anedda, "è una ripresa che arriva da lontano, un percorso graduale, che è stato accelerato dagli interventi della Bce che hanno azzerato il costo del denaro. E oggi le banche sono interessate ad aumentare progressivamente l'erogazione per recuperare anche la clientela, e questo scatena una competizione che si riflette nella riduzione degli spread".

"E non è detto che sia stato toccato il fondo - spiega Anedda - magari per quanto riguarda i valori minimi è cosi, ma sulle medie forse c'è ancora spazio per cali, a MutuiOnline registriamo continue limaure, ci possono essere singoli interventi sugli spread, dove ci sono ancora differenze rilevanti".

"In questo momento - aggiunge - la spinta principale per il mercato dei mutui arriva dalle surroghe, perché con il calo dei tassi si allarga la platea di chi può trovare conveniente sostituire il mutuo". Facendo due conti si può avere un risparmio davvero notevole, ad esempio chi ha fatto un mutuo nel 2011-2012, quando il fisso era sopra il 6% oggi può sostituirlo con un altro fisso che pesa meno della metà. Su mutui di lunga durata con una surroga si possono risparmiare fra i 30 e i 40 mila euro, secondo le nostre simulazioni".

Dal canto suo Mario Breglia, presidente e fondatore di Scenari immobiliari, sottolinea come la crescita registrata dall'Abi "ha interessato più che altro i valori assoluti di erogazione, mentre il numero di mutui erogati rimane comunque piccolo. Che i valori siano cresciuti è un segnale positivo, ma c'è ancora molta strada da fare prima di dire che in Italia il mercato immobiliare abbia un facile accesso al credito".

Certo, ammette, "le banche hanno molte sofferenze nella parte immobiliare, anche grazie a passate operazioni che hanno lasciato il segno, e c'è da considerare che responsabili di queste sofferenze non sono solo le famiglie ma anche le imprese". Fatto sta che "in Italia avere i mutui è ancora complicato, mentre in Europa, nelle banche straniere c'è molta più facilità", osserva Breglia.

E sull'atteggiamento delle banche interviene anche Marcello Masi, segretario generale della Uilca, contestando "gli atteggiamenti di alcuni istituti, come Banca Piemonte, che stanno mandando lettere spiegando che ci sono aumenti di commissioni dovuti all'aumento del costo di lavoro dopo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro". "E' falso -conclude Masi- perchè per quest'anno non ci saranno aumenti, previsto dal prossimo anno".

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