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Nancy Pelosi arrivata a Taiwan: "Sostegno incondizionato a democrazia"

02 agosto 2022 | 08.29
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Sale la tensione Cina-Usa. Caccia cinesi in volo durante l'atterraggio dell'aereo. Pechino: "Washington dovrà assumersi la responsabilità delle conseguenze"

Nancy Pelosi arrivata a Taiwan:

Nancy Pelosi è arrivata a Taiwan. L'aereo della speaker della Camera è atterrato all'aeroporto di Taipei poco prima delle 17 (ora italiana). Le emittenti internazionali hanno mostrato le immagini della speaker che scendeva dall'aereo, accolta da una piccola delegazione. In tailleur pantaloni rosa, Pelosi, che indossava una mascherina come l'intera delegazione, ha posato per alcune foto di rito insieme agli esponenti taiwanesi che l'hanno accolta.

"La visita della nostra delegazione del Congresso a Taiwan onora l'impegno incrollabile dell'America nel sostenere la vibrante democrazia di Taiwan", ha scritto Pelosi su Twitter. "La nostra visita fa parte del nostro più ampio viaggio nell'Indo-Pacifico – tra cui Singapore, Malesia, Corea del Sud e Giappone – incentrato sulla sicurezza reciproca, la partnership economica e la governance democratica. Le nostre discussioni con i leader di Taiwan si concentreranno sul riaffermare il nostro sostegno ai partner e promuovere i nostri comuni interessi, compreso l'avanzamento di un Indo Pacifico libero. La solidarietà dell'America ai 23 milioni di abitanti di Taiwan è più importante oggi che mai, poiché il mondo si trova di fronte a una scelta tra autocrazia e democrazia", ha aggiunto in una dichiarazione.

"La nostra visita è una delle numerose delegazioni del Congresso a Taiwan e non contraddice in alcun modo la politica di lunga data degli Stati Uniti, guidata dal Taiwan Relations Act del 1979, dai comunicati congiunti Usa-Cina e dalle Sei Assicurazioni. Gli Stati Uniti continuano ad opposti a sforzi unilaterali per cambiare lo status quo", ha aggiunto la speaker nella dichiarazione diffusa dal suo ufficio.

Pelosi si è espressa anche attraverso un articolo pubblicato sul Washington Post. "Dobbiamo stare al fianco di Taiwan che è un'isola di resilienza", ha scritto, descrivendo l'isola come "leader nella governance, nella pace, sicurezza e dinamismo economico". Ha quindi evidenziato la preoccupazione per il fatto che "questa vibrante, robusta democrazia, orgogliosamente guidata da una donna, è sotto minaccia".

Pelosi ha ricordato che Pechino ha "drasticamente aumentato le tensioni con Taiwan" sia per quanto riguarda le incursioni aeree che per la guerra cibernetica "lanciando decine di attacchi ogni giorno contro le agenzie governative taiwanesi". La Cina sta conducendo anche una guerra economica con "pressioni sulle corporation" ed "intimidazioni verso i Paesi che cooperano con Taiwan" ha sottolineato la speaker della Camera.

"La brutale repressione contro le libertà politiche ad Hong Kong ed i diritti umani, persino con l'arresto del cardinale cattolico Joseph Zen, getta le promesse di 'un Paese, due sistemi' nella spazzatura", ha aggiunto.

"In Tibet la Cina da tempo conduce una campagna per cancellare la lingua, la cultura, la religione e l'identità del popolo tibetano - ha scritto ancora - nello Xinjiang, Pechino sta perpetrando il genocidio dei musulmani uiguri ed altre minoranze. In tutto il territorio, continua a prendere di mira ed arrestate attivisti, leader per la libertà religiosa e altri che osano sfidare il regime".

"Non possiamo stare fermi mentre procede a minacciare Taiwan e la stessa democrazia", ha aggiunto sottolineando che questa visita arriva in un momento in cui "il mondo deve scegliere tra autocrazia e democrazia", con un riferimento alla "guerra illegale e premeditata che la Russia sta conducendo contro l'Ucraina".

Poco prima dell'arrivo di Pelosi, caccia cinesi Su-35 hanno sorvolato lo stretto di Formosa, secondo quanto riportano media ufficiali cinesi. Lanciato anche un allarme bomba all'aeroporto. Secondo l'agenzia Cna, che cita la polizia di frontiera, sono state rafforzate le misure di sicurezza ed è stata inviata una "squadra speciale" per garantire la sicurezza dello scalo e dei voli dopo che in mattinata alla Taoyuan International Airport Corp., che gestisce l'aeroporto, sono arrivate minacce sulla collocazione di tre ordigni esplosivi, senza che finora siano stati trovati oggetti sospetti.

E cresce la tensione tra Use e Cina. Gli Stati Uniti "dovranno assumersi la responsabilità" delle conseguenze della visita "e ne pagheranno il prezzo", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying. "Quello che posso dirvi - ha affermato Hua in dichiarazioni riportate dal Global Times - è che gli Usa verranno ritenuti responsabili e pagheranno il prezzo per aver danneggiato la sovranità e gli interessi di sicurezza della Cina".

Secondo Hua, queste "azioni provocatorie" - mentre continuano a rincorrersi le notizie sul possibile arrivo in giornata di Nancy Pelosi a Taiwan - "potrebbero portare all'escalation delle tensioni nello Stretto di Taiwan, di cui gli Usa dovrebbero e devono assumersi la piena responsabilità".

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