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Napoleone, da Giulio Cesare a Federico il Grande, nella sua biblioteca oltre 60mila volumi

30 aprile 2021 | 11.55
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Un particolare di un raro carretto siciliano dipinto a mano con immagini dell'epopea napoleonica (Collezione D'Aquino-Allder)
Un particolare di un raro carretto siciliano dipinto a mano con immagini dell'epopea napoleonica (Collezione D'Aquino-Allder)

Dai libri sulle campagne militari di Giulio Cesare alle biografie di Federico il Grande e Alessandro Magno, dai testi sugli Illuministi a quelli dedicati alle scienze naturali e agli animali. Fu un lettore onnivoro Napoleone Bonaparte, aveva una biblioteca ricchissima e mobile che viaggiava spesso con lui, in battaglia, negli appartamenti privati, alla Malmaison, nei palazzi della capitale francese. Aveva fatto costruire spazi appositi, sembra che avesse collezionato nel corso della sua esistenza circa 60mila volumi.

Uomo d'azione, dunque, ma anche di riflessione, l'Imperatore dei francesi, la cui esistenza tragica e esaltante ha ispirato la letteratura europea e non solo. "Era un vampiro, dormiva solo due ore a notte. Il suo corpo ne risentì. Forse per questo invecchiò prestissimo. Prima della battaglia di Austerlitz dormì solo un ora. Sarà ricordata come uno dei capolavori militari di Napoleone - racconta all'Adnkronos il giovane attore italo -inglese Simon d'Aquino- Allder, la cui famiglia è una delle maggiori collezioniste private di reperti napoleonici.

Poeti, scrittori, romanzieri, dunque, si impossessarono dal mito napoleonico. L'uomo salvifico, il rivoluzionario libertario, l'idealista cinico e generoso che la cupidigia e la fama di vittorie trasformano in un tiranno, nel mito di un eroismo decadente che vedi la sua stella, presto, declinare. Fu ammirato Napoleone, amato e venerato, ma anche criticato e irriso. Molti furono i cantori dell'epopea napoleonica. 'Fu vera gloria, ai posteri l'ardua sentenza', scriveva Alessandro Manzoni, tra luci e ombre, vittorie sfolgoranti e atroci misfatti.

Hegel, Stendhal, Ugo Foscolo, Madame de Stael, Balzac, Tolstoj nel suo indimenticabile 'Guerra e Pace', Edgar Quinet e il russo Michail Jurevic Lermontiv, Byron e Walter Scott senza dimenticare le biografie, i lavori contemporanei dedicati all'Imperatore. Oltre 70mila libri, circa 5mila siti internet senza dimenticare che Napoleone era sì un lettore appassionato e affamato di conoscenza, ma anche un amante e abile 'scrittore', amava la penna e la lingua. Scrisse oltre 40mila lettere. Molte delle quali andate perdute o in mano a collezionisti e il romanzo (d'amore e di guerra) 'Clisson et Eugénie', firmato dall'Imperatore dei francesi.

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