"Il Pd si vuole rinnovare? Io posso essere uno strumento. Non mi piacciono i commissari e non faccio certo il commissario, ma è una grande occasione". Lo ha detto Luigi de Magistris, commentando in conferenza stampa post elezioni l'annunciato commissariamento del Pd di Napoli da parte del segretario nazionale Matteo Renzi.
"Renzi - ha ricordato de Magistris - si presentò dicendo di voler rottamare, ma ha fatto il saldatore. Cinque anni fa quelle primarie scandalose furono fonte della mia candidatura, in questi cinque anni non c'è stato grande rinnovamento. Poi quest'anno ci sono state primarie non dico peggiori. C'è da affontare un problema forte, compresa la questione morale con Verdini che va con la Valente, con il presidente del partito regionale indagato per rapporti con i Casalesi".
"Dal 19 giugno comincia il nostro impegno a costruire un movimento organizzato, non inteso come i movimenti politici tradizionali, qualcosa di totalmente diverso", prosegue.
"Cosa ci è mancato? Penso un po' di organizzazione. Noi viviamo di militanza, di passione, di coraggio, ma siamo diventati un soggetto politico nazionale e internazionale. Ci dobbiamo organizzare, dal 19 giugno cominceremo tutti insieme a costruire un movimento organizzato totalmente diverso. Ne parleremo - conclude- ma ora bisogna vincere un'elezione, nessuno dia per scontata la vittoria".