Iniziata ufficialmente la XVIII legislatura. E a presiedere le Camere provvisoriamente sono il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, al Senato, e il deputato dem Roberto Giachetti alla Camera. Ma perché proprio loro? La scelta, ovviamente, non è né casuale né tantomeno frutto di estenuanti trattative fra partiti e coalizioni, come invece accade per l'elezione dei presidenti effettivi. E la risposta, come sempre, è nei regolamenti parlamentari.
Per quanto riguarda il Senato, è l'età il criterio secondo il quale viene scelto il presidente provvisorio: la carica spetta infatti al decano dei senatori, il più anziano dell'Aula. In questo caso proprio Giorgio Napolitano, che il prossimo 29 giugno compirà 93 anni.
Per quanto riguarda la Camera, è anche qui il deputato più anziano a presiedere provvisoriamente i lavori prima della nomina ufficiale. Come spiega infatti il Regolamento della Camera al (Capo I, Art. 2) "l'Assemblea è presieduta, all'apertura di ogni legislatura, dal più anziano per elezione tra i Vicepresidenti della legislatura precedente. Quando nessuno di essi sia presente, si risale ai Vicepresidenti delle legislature anteriori. In loro mancanza, l'Assemblea è presieduta dal decano per età". E fra i vicepresidenti della scorsa legislatura rieletti quest'anno c'è appunto Roberto Giachetti, 56 anni ed evidentemente più anziano dei colleghi Simone Baldelli (45 anni) e Luigi Di Maio, appena 31 anni e candidato premier del M5S.