"Guai ad alimentare, e c'è chi tende a farlo, un clima di diffidenza nei confronti delle forze di polizia e specificamente della Polizia di Stato, specie viste nel momento del loro impiego in servizio di ordine pubblico". Giorgio Napolitano difende le forze dell'ordine al centro di polemiche dopo gli scontri al corteo del 12 aprile scorso a Roma contro l'austerity. "Sapremo reagire, lo faccio io stesso in questo momento -ha detto il Capo dello Stato durante l'incontro al Quirinale con il capo della Polizia Alessandro pansa- a polemiche indiscriminate nei vostri confronti".
"Alimentare questa diffidenza, se non avversione, è veramente un danno molto grave che si reca alla vita democratica del Paese, che si reca al nostro edificio istituzionale, ed è dovere del governo, delle istituzioni, delle forze politiche, dell'informazione scritta e televisiva reagire a questi atteggiamenti che comunque serpeggiano", ha aggiunto Napolitano, che invita le forze di Polizia a "non alimentare in voi stessi alcun sentimento di vittimismo come se foste abbandonati, non sufficientemente sorretti da tutte le forze responsabili dello Stato e della società : non dovete avere complessi di questo genere".
"Ma quando qualcuno si erge malamente a vostra difesa non è ciò di cui avete bisogno. Voi avete bisogno di una convinta, seria e forte rivendicazione di rispetto per il lavoro che svolgete e per il sacrificio che compite. Anche quando c'è un comportamento scorretto, un comportamento abusivo di singoli appartenenti a corpi di polizia e si interviene sulla base di regole anche più chiare e vincolanti, ed è giusto nell'interesse del corpo intervenire per sanzionare quei comportamenti, mai questo fatto può oscurare il rispetto che è dovuto, il riconoscimento che è dovuto, alla schiacciante maggioranza degli appartenenti alle forze di polizia e all'istituzione Polizia di Stato in quanto tale", ha concluso Napolitano.
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