"Nella vicenda che ha condotto alla formazione del governo Monti ci sono troppi punti oscuri: a cominciare da iniziative di consultazioni senza che ve ne fossero i presupposti, cioè la crisi di governo, e a finire alla nomina a senatore a vita di Mario Monti". Lo affermano i capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato Renato Brunetta e Paolo Romani.
''Non ci può essere nessuna giustificazione costituzionale -aggiungono- per un'iniziativa del Presidente della Repubblica volta a precostituire la formazione di un nuovo governo quando quello in carica continua a godere della fiducia delle Camere".
"È vero che anche in un sistema parlamentare, come insegnano i classici del costituzionalismo, il Capo dello Stato può ergersi a risolutore delle crisi di sistema, ma perfino in quelle circostanze estreme -proseguono Brunetta e Romani- la legittimità dell'azione del Presidente della Repubblica può giustificarsi solo a due condizioni. La prima é che una crisi effettivamente vi sia e che essa sia tale proprio perché le forze politiche non sono in grado di assicurare continuità alla vita dello Stato". (segue)