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Innovazione: Iulm Innovation Lab, incubatore di idee per nuovi imprenditori digitali

13 dicembre 2016 | 17.13
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Corrado Passera nel corso del suo intervento
Corrado Passera nel corso del suo intervento

Stimolare e agevolare la nascita di idee di business nell’era della rivoluzione digitale. Questo l'obiettivo della Iulm Innovation Lab, il progetto innovativo rivolto a studenti e imprese per stimolare e agevolare la nascita di nuove idee di business e presentato oggi a Milano.

Iulm Innovation Lab offre agli studenti un percorso gratuito di formazione, complementare alla didattica dell’ateneo, basato su un ciclo di incontri con professionisti dell'ecosistema delle start up, e su una successiva fase di accelerazione e incubazione di idee di business. Gli studenti della Iulm matureranno competenze specifiche in merito alla generazione di soluzioni di business digitali e avranno l’opportunità di ricevere il supporto necessario allo sviluppo delle proprie idee, anche grazie alla collaborazione con società, enti e professionisti esperti di innovazione aziendale.

Iulm Innovation Lab è suddiviso in tre fasi. Un ciclo di seminari denominato Lean StartUp & Open Innovation, basato su un percorso di approfondimento tenuto da specialisti dell’imprenditoria digitale, che unisce contributi teorici (che cosa è una start up, come sviluppare una soluzione di business, come validare il modello di business, come trovare investitori) e confronto pratico col mercato.

Sono previsti 40 posti, riservati agli studenti della Iulm che risponderanno ad una call for talents. Il progetto si pone in continuità con il preesistente corso di Entrepreneurship and Innovation for start up and creativity, già attivo da alcuni anni per gli studenti della Iulm. Al termine del ciclo di seminari, ciascuno degli studenti partecipanti sarà invitato a costruire un team con competenze multidisciplinari (anche coinvolgendo studenti di altre università e giovani professionisti) e candidare una propria idea di business.

Ai team selezionati sarà poi riservata una fase di accelerazione e incubazione della durata di 100 giorni, con possibilità di accedere allo spazio di co-working della Cascina Moncucco antica cascina milanese, nuova residenza per gli studenti Iulm. In quel periodo i team saranno seguiti da un mentor e si confronteranno con startapper, manager, docenti, imprenditori e investitori. L’obiettivo di questa fase è validare e arricchire le idee di business, trasformandole in veri e propri progetti d’impresa.

Il percorso si conclude con un 'investor day': una presentazione dei progetti selezionati di fronte ad una platea di docenti, manager, venture capitalist, business angels. In quella sede i team avranno l’opportunità di entrare in contatto con investitori e aziende potenzialmente interessati a dar seguito ai progetti, secondo varie forme di collaborazione.

“Brava la Iulm -ha commentato Corrado Passera nel corso della presentazione- che punta sulle start up. L’università può fare molto in questo campo. L’ambiente è uno degli elementi essenziali per la realizzazione delle start up, e qui entrano in gioco le università. Qui si possono incoraggiare e premiare idee dei giovani imprenditori per farle diventare vere e proprie imprese. Compito delle università è anche la capacità di mettere insieme campi differenti, come economia, design, marketing".

"Un altro compito -ha sottolineato- è saper far vedere allo studente oltre il confine del proprio corso di studi in termini di sviluppo, capire quali sono i settori in crescita e pronti a ‘esplodere’, il mondo digitale, genomica, robotica. Le startup possono fare fortuna dei Paesi che le ospitano, e Milano se la può giocare alla grande, ci sono già molte iniziative di successo”.

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