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Turismo: parte dal Lazio progetto per garantire accessibilità ad aree naturali

22 marzo 2017 | 10.05
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(Fotolia)
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Garantire l'accessibilità alle aree naturali per aprire il turismo ambientale a tutti. E per abbattere tutte le barriere, saranno proprio le persone con disabilità a formare le guide specializzate. E' l'obiettivo del progetto pilota che parte dal Lazio con il Corso di Specializzazione in Guida e Accompagnamento inclusivo, che sarà presentato lunedì 27 marzo all'interno del Parco Nazionale del Circeo.

“In Italia si fa ancora molta fatica nel concepire strutture e servizi progettati per una utenza allargata, intesa non solo come persone con disabilità, 3.500.000 circa, ma anche per quanto riguarda gli ambienti cittadini e naturali - dichiara Daniele Stavolo, presidente della Federazione Italiana Superamento dell’Handicap del Lazio (Fish), a cui aderiscono 35 associazioni regionali di persone con disabilità.

"Garantire un servizio inclusivo - continua - significa porre attenzione ai temi dell’accoglienza e della trasmissione delle conoscenze, significa dotarsi di un bagaglio formativo adeguato alle esigenze della collettività, e fornire competenze mirate ad abbattere le barriere, in particolare senso-percettive e di comunicazione, che ostacolano l’accesso alla esperienza personale e reale”.

Un aspetto innovativo del corso è rappresentato dal fatto che saranno le stesse persone con disabilità a formare le guide specializzate attraverso lezioni in aula ma anche escursioni sul campo per imparare a descrivere un paesaggio a chi non può vederlo con gli occhi e a raccontare una storia a chi non può sentirla.

L’accessibilità riferita all’ambiente fisico, ai servizi, all’informazione, alla comunicazione, ai trasporti, secondo la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, è diritto fondamentale che garantisce piena partecipazione a tutti gli ambiti di vita. Ma com'è la situazione in Italia? Lo spiega Stefano Spinetti, presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche (Aigae).

“Siamo messi molto male sul fronte dell’accoglienza nei confronti di persone con disabilità. Spesso i sentieri non sono adeguati – dichiara Spinetti - e quelli accessibili nel nostro Paese sono davvero pochi". Ma questo progetto pilota "rappresenta un inizio. C’è già l’ampia disponibilità della Federparchi che ha concesso il suo patrocinio a questo primo corso".

Con il corso nascerà dunque la guida specializzata in Accompagnamento inclusivo "perché il patrimonio naturalistico appartiene a tutti e a tutti dobbiamo narrarlo e mostrarlo come un vero museo - aggiunge Spinetti - rivolgiamo così un appello alle persone con disabilità dicendo loro che con guide specializzate possono venire, possono vivere il territorio, perché il territorio appartiene anche a loro. Poi tocca anche alle istituzioni abbattere le barriere non solo architettoniche ma soprattutto culturali”.

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