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Nasce premio giornalistico Almerigo Grilz, "l'inviato ignoto"

17 maggio 2023 | 17.32
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La Russa mette a disposizione Palazzo Giustiniani per la premiazione

Nasce premio giornalistico Almerigo Grilz,

Nasce il premio giornalistico alla memoria di Almerigo Grilz, primo inviato italiano caduto su un campo di battaglia dal 1945, ucciso in Mozambico nel 1987 a soli 34 anni, mentre stava documentando gli scontri tra i guerriglieri della Renamo e i governativi del Frelimo. Nell’anno in cui Grilz avrebbe compito 70 anni, il centro studi Primo Articolo si è fatto promotore, assieme a un gruppo di amici e colleghi del reporter, di organizzare un premio giornalistico in sua memoria.

Rivolto a inviati under 40, capaci di interpretare il giornalismo sul campo di Almerigo Grilz, caratterizzato da qualità professionale, spirito avventuroso e coraggio, il riconoscimento è stato presentato lunedì 15 maggio a Milano, al Palazzo delle Stelline, alla presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa, amico di Grilz, militante del Fronte della gioventù e, forse per questo, diventato dopo la morte "l'inviato ignoto", usando le parole di Toni Capuozzo, presidente della giuria che assegnerà il premio (membri sono Maurizio Belpietro, Fausto Biloslavo, Giovanna Botteri, Gian Marco Chiocci, Peter Gomez, Mauro Mazza, Gian Micalessin, Gabriele Micalizzi, Gianfranco Peroncini, Gabriella Simoni e Francesco Semprini).

"Oltre che un giornalista che ha dato la vita per la sua professione, Almerigo Grilz era un mio amico personale, con cui ho condiviso molte battaglie politiche giovanili", ha detto La Russa, dicendosi "onorato di potergli rendere omaggio" e proponendo "per quando ci sarà la premiazione fra un anno, di farla a Palazzo Giustiniani al Senato. Sarà per me un onore metterlo a disposizione”. Una proposta accolta in sala tra gli applausi.

Alla serata di presentazione del premio giornalistico a Milano (verrà replicata anche a Trieste giovedì 18 maggio) ha mandato un messaggio anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. “La deontologia professionale di Almerigo Grilz, che si è riflessa in ogni momento della sua vita, dovrebbe ispirare oggi i giovani che si avvicinano al giornalismo di guerra e di inchiesta”, ha detto Fontana, sottolineando che "l’istituzione di questo premio giornalistico a lui intitolato da una parte onora l’opera di questo grande professionista e dall’altra, rendendo viva la sua memoria, fa bene al giornalismo stesso. Penso che da quella lontana foresta in Mozambico l’eco della passione di Grilz per la propria professione si senta ancora forte e chiara”.

Un saluto è arrivato in videocollegamento anche dal ministro della Cultura Gennaro Sangiulian o, che Almerigo Grilz - ha fatto sapere - "ho avuto il privilegio di conoscerlo personalmente in occasione di un campo estivo del Fronte della gioventù, in cui entrambi militavamo". Ed entrambi avevano anche il sogno di intraprendere la professione giornalistica, come poi successe. Per questo "Almerigo Grilz - ha detto Sangiuliano - lo voglio celebrare non solo per le sue idee politiche ma anche perché è stato un grande giornalista e un grande inviato di guerra: ha avuto il coraggio di raccontare in quegli anni quelle guerre dimenticate e lo ha fatto esponendosi in prima persona, fino all’estremo sacrificio”.

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