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Nasce Zero+, pasta Spinosi pensata per sportivi, celiaci e diabetici

14 maggio 2020 | 00.00
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Nasce Zero+, pasta Spinosi pensata per sportivi, celiaci e diabetici

Lo storico pastificio di Campofilone, in provincia di Fermo, lancia le nuove fettuccine all’uovo con farina di lenticchie, messe a punto in collaborazione con Fabrizio Angelini, endocrinologo presidente della Sinseb (Società italiana nutrizione, sport e benessere). Testimonial lo chef stellato Igles Corelli, maestro della ristorazione italiana, attivissimo sui social con suggerimenti e ricette.

Zero +, pasta all’uovo biologica con farina di lenticchie rosse decorticate al 100% italiane, specialità alimentare priva di glutine ad alto contenuto di fibre e di proteine (30% in più rispetto al 15% sui 100 grammi delle fettuccine tradizionali). Dedicata agli sportivi, alle persone affette da diabete o da celiachia (la farina di lenticchie, al contrario di quella a base di frumento, non contiene glutine) ma anche a coloro che pensano a una 'remise en forme' dopo la forzata sosta casalinga in questi tempi di Covid -19. E che abbiano voglia di affrontare di slancio la Fase 2.

Il tutto senza nulla togliere all’autenticità dell’azienda marchigiana: visto che questo monoprodotto continua ad essere realizzato seguendo una filiera ad hoc, con le consuete tecniche artigianali: e cioè lavorato con farine proveniente da mulini certificati, uova da galline allevate con mangimi no ogm rotte ogni giorno a mano, lenta estrusione ed essiccazione lunga 24 ore. E che il laboratorio, pur rallentando i ritmi, in queste settimane non ha mai smesso di produrre, arrivando a lavorare 9 quintali di Zero+ a settimana.

A firmare le fettuccine rosse Vincenzo Spinosi e suo figlio Marco, mastri pastai, fautori del rilancio dei Maccheroncini di Campofilone (dal 2013 prodotto Igp), in collaborazione con Fabrizio Angelini. “La Zero+ è un alimento funzionale, ottimo compagno di viaggio sia per gli sportivi che per i pazienti affetti da malattie metaboliche. Grazie ai carboidrati complessi della farina di lenticchie, unitamente a un buon numero di proteine vegetali, garantisce un minor impatto sulla glicemia e sulla secrezione insulinica”, spiega Angelini, che ha prestato gratuitamente la sua consulenza al progetto. “Ma una pasta del genere, che non provoca sbalzi glicemici, è indicata anche per chi in questo periodo è stato a lungo al chiuso, magari in spazi ristretti, è ingrassato e ha perso massa muscolare. Se assunta con moderazione, in una dieta equilibrata, può aiutare a perdere peso. Il tutto senza perdere sapore e prestazioni: perché le uova garantiscono elasticità al prodotto”, aggiunge.

La nascita delle rosse? Del tutto casuale. Parola di Marco Spinosi, ad dell’azienda: “Nel 2017, in seguito a un infortunio, ho seguito un percorso riabilitativo presso il centro J Medical di Torino, assistito dallo staff nutrizionale del professor Angelini. Qui mi è stata prescritta una dieta a basso contenuto di carboidrati, identica a quella prevista per il recupero degli atleti. E, siccome per gli sportivi le uova sono un must, ho pensato di inventare noi stessi una nuova pasta all’uovo low-carb. E così è stato”.

“Una pasta moderna, poco calorica, gustosissima - assicura Igles Corelli - che assorbe bene l’intingolo, per niente invasiva: non si avverte né il sapore della lenticchia né quello potente dell’amido. E poi, al contrario di altre paste pur buonissime che vanno sempre tenute d’occhio, regge perfettamente la cottura e non ti abbandona mai. Una definizione? Una pasta senza orologio!”.

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