
In Europa nel 2021 sono nati 4,09 milioni di bambini. L'Italia è terzultima, con 1,25 figli per donna, mentre la Francia registra il tasso di fecondità più alto, 1,74 figli per donna
In Europa nel 2021 sono nati 4,09 milioni di bambini. Un leggero miglioramento rispetto ai 4,07 mln del 2020, ma in scia nel trend discendente che si registra ormai da decenni, basti pensare che nel non lontano 2008 i nuovi nati europei sono stati 4,68 mln. E' l'Eurostat a fotografare e confermare una tendenza nota e dalle molteplici conseguenze. Meno nascite si registrano, infatti, più velocemente invecchierà una popolazione, con pesanti effetti sul sistema sanitario e pensionistico.
Più nel dettaglio, i dati Eurostat indicano che il tasso di fecondità in Europa ha segnato i picchi più alti (1,57 figli per donna) nel 2008, 2010 e 2016, in rialzo comunque rispetto all'1,43 del 2001. Indicano anche che in Europa il tasso di fecondità si è attestato nel 2021 e 2019 a 1,53 figli per donna, segnando un leggero aumento rispetto agli 1,5 del 2020 ma comunque ben al di sotto dei 2,1 figli per donna necessari semplicemente a mantenere stabile una popolazione. Quest'ultimo numero infatti è chiamato tasso di sostituzione naturale: collocarsi al di sotto, significa andare incontro non solo all'invecchiamento ma anche a una diminuzione numerica della popolazione considerata, perché le nascite non riescono a 'sostituire' le morti.
In un'ideale 'classifica' tra i Paesi europei, non sorprenderà scoprire che l'Italia, con 1,25 figli per donna, è terzultima. Peggio di noi, solo la Spagna, penultima con 1,9 figli per donna, e Malta, ultima con 1,13 figli per donna.
All'altro lato della lista, è stata la Francia a registrare nel 2021 il tasso di fecondità più alto, 1,74 figli per donna, seguita dalla Repubblica Ceca (1,83), dalla Romania (1,81) e dall'Irlanda (1,78).
Con meno nascite si alza anche l'età media della popolazione europea, che al 1° gennaio 2022 è arrivata a raggiungere, sempre secondo i dati Eurostat, i 44,4 anni. Si tratta di 0,3 anni in più rispetto al 2021 e 2,5 in più rispetto al 2012. Insomma, l'Europa da 'Vecchio continente' si sta trasformando in un 'continente vecchio'.