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Nate con la camicia, il capo cult fra breccia nel guardaroba di stagione

26 aprile 2016 | 15.37
LETTURA: 3 minuti

La camicia sulle passerelle della spring summer 2016. A sinistra una proposta di Alberta Ferretti (Fotogramma) a destra Chanel (Afp)
La camicia sulle passerelle della spring summer 2016. A sinistra una proposta di Alberta Ferretti (Fotogramma) a destra Chanel (Afp)

Sta bene a tutte, si adatta a ogni stagione e indossarla non richiede limiti d'età o silhouette particolarmente emaciate. L'hanno esibita icone intramontabili del cinema come Marlene Dietrich e Lauren Bacall, fino a Katherine Hepburn e Marilyn Monroe, dopo che Coco Chanel ne stravolse il taglio per sublimare le forme della sua petite veste noire rendendola un vero capo cult. Annodata, strappata, concettuale, svasata o attillata negli anni la camicia si è prestata a mille interpretazioni senza mai perdere un briciolo del suo fascino.

"Lessico contemporaneo dell'eleganza", così la chiamava Gianfranco Ferrè, che amava trattarla come un vero pezzo di design da rimodellare all'infinito. Per 'l'architetto dell'alta moda' non si trattava di un semplice capo d'abbigliamento, ma di segno inconfondibile del suo stile, sorta di divisa per la sua donna in carriera.

Se abbinata con cura, la camicia non penalizza alcuna mise. Al contrario, riesce a esaltare qualsiasi taglia, sposandosi bene anche con le plus size purché sia lunga e leggermente over. Attenzione però, quella in tessuto elasticizzato è meglio lasciarla in soffitta.

Se abbottonata e accostata a suit maschili la camicia promette scintille di stile e riesce a trasformarsi in capo iperfemminile quando fa coppia con la gonna. Non passa stagione, poi, senza che gli stilisti la rievochino in passerella. Se ieri era dinamica da Giorgio Armani e avanguardista da Prada, oggi Alberta Ferretti e Laura Biagiotti la rileggono in chiave contemporanea. La prima in versione regina del Sahara con maniche a sbuffo e anelli di metallo, la seconda in stile bon chic bon genre, molto ladylike con pizzo e maxi fiocco al collo.

E se Hedi Slimane da Saint Laurent osa il camouflage sull'abito in paillettes e JW Anderson gonfia le spalline, Miu Miu si lascia conquistare dal Vichy mentre da Chanel è tendenza boyish con il colletto XXL portato sotto il tailleur bouclé. Senza bottoni la camicia necessita sempre di una collana vistosa, se bianca e con il colletto è la massima espressione del minimalismo.

Ma c'è anche chi la preferisce in total look come fanno Blumarine e Vetement allungando colletti e polsini in comodi chemisier gessati. Chi vuole rivisitarla con accenti maschili può sempre indossarla su culotte alla caviglia o pantalone da smoking come faceva Yves Saint Laurent negli anni '80. L'alternativa? Provate con il papillon.

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